Cultura

Aggiungi un posto a tavola, 40 anni dopo

Al Brancaccio fino a 26/11, Guidi e il "suo" Don Silvestro

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 18 OTT - ''C'era una volta, anzi c'è. O meglio, potrebbe esserci...''. Gianluca Guidi a nove anni di distanza prende nuovamente in mano Aggiungi un posto a tavola, piccolo capolavoro firmato da Garinei e Giovannini con Iaia Fiastri e le musiche di Armando Trovajoli, al Brancaccio di Roma fino al 26/11 e poi partire in tournée con tappe a Mantova, Genova, Torino, Bologna.
    Una messa in scena, prodotta da Alessandro Longobardi, con un cast di 17 artisti, le coreografie di Gino Landi, orchestra dal vivo e le scenografie originali girevoli di Giulio Coltellacci (adattate da Gabriele Moreschi) con quell'arca che viene su, quadro dopo quadro, fino al 'vero' diluvio universale. E poi c'è Guidi, che ormai è Don Silvestro come e più di suo padre Johnny Dorelli (che lo è stato nel '74 e fino in Inghilterra), cui regala i suoi tratti garbatamente scanzonati. E un segreto svelato al pubblico della prima. ''Gli occhiali che porto in scena sono quelli che Trovajoli teneva sul pianoforte''

Leggi l'articolo completo su ANSA.it