Cultura

Off/Off Theatre, nuovo spazio a Roma

Tre sale per 3 mln di euro. Dirige Spada, Degli Esposti madrina

Redazione Ansa

Un nuovo teatro, proprio quando tante sale stentano a sopravvivere. Nel cuore di Roma, solo con testi nuovi e un'ambizione alta: "Far sì che Roma, come Parigi, Berlino, Londra e New York, con nuove intuizioni, progetti nuovi e lunghe teniture, svolga nel Teatro il suo ruolo di grande Capitale proiettata nel futuro". Alzerà così il sipario il 20 ottobre Off/Off Theatre, nuovo spazio multisala a via Giulia, creato e diretto da Silvano Spada, storico fondatore del Todi Festival, con un investimento da 3 milioni di euro.

"E' sicuramente una sfida - racconta Spada all'ANSA - Ma è proprio in questi momenti che bisogna lanciarsi, provare. Il teatro in Italia? Un giorno sentiamo dire che è in crisi, un altro che è rinato. Di certo è in una fase di monotonia e asfissia. Se entro in una sala, oggi so già prima chi avrò seduto accanto: in uno ex commercialisti in pensione, in un altro ragazzini con zainetto e brufoli. Non si capisce perché in Italia il teatro debba essere così a compartimenti stagni. Bisogna incontrarsi, allargarsi. Le platee devono mischiarsi. Non si può puntare solo su pensionati e studenti con biglietti ridottissimi. Esiste tutta una fascia di pubblico in mezzo. Lo dimostra anche la nostra pagina Facebook: in tre mesi abbiamo già 13 mila iscritti con un'età media di 24-45 anni".

Il nuovo Off/Off Theatre, dove "off-off sta per fuori dalla stasi e dalla routine", ha recuperato gli spazi "di alcuni magazzini in disuso da decenni, sottraendoli a un destino di jeanserie e fast food". All'interno, racconta Spada, "tre sale da 150, 80 e 60 posti, che l'architetto iraniano Farschid Tovakoli Teherani ha progettato con le ultime tecnologie, più un club aperto dalle 23 con cabaret e musica". In programma, non una stagione ma "'Off/Off Festival l'altro teatro...', un festival lungo sette mesi, in cui la prosa sarà il clou, accanto a musica, cinema, presentazioni di libri, cabaret". Soprattutto, prosegue il direttore, "saranno tutti spettacoli inediti, al massimo passati a Milano e Napoli, con grande attenzione al nuovo, negli autori e negli interpreti. Perché in giro c'è gente bravissima, che non trova spazio. Per noi il Teatro, quando è capace di creare fascino e magia, è uno soltanto, non esistono 'questi' e 'quelli'". Ecco allora che in 30 titoli, accanto alla madrina Piera Degli Esposti (nel recital Achille Campanile), Roberto Herlitzka (Lo scrivano Bartleby di Melville), Elisabetta Pozzi-Elena o Toni Servillo per i 150 anni della nascita di Pirandello, ci sarà anche la nuova generazione di sperimentatori del palcoscenico, come Ricci/Forte nel loro Easy to remember sulla poetessa russa Marina Cvetaeva o Scimone/Sframeli diretti da Valerio Binasco ne Il cortile.

E poi titoli come Dentro la tempesta, dal libro di Salvatore Striano; L'effetto che fa di Giovanni Franci ispirato alla cronaca del truce omicidio del giovane Luca Varani; L'Autobiografia erotica di Domenico Starnone diretta da Andrea De Rosa e una lunga galleria di talenti ancora non noti al grande pubblico. "Non si può solo commemorare quello che siamo stati, bisogna guardare avanti - conclude Spada - Vorremmo fosse un festival in grado di contagiare anche chi il Teatro, per distrazione o interessi diversi, non ha l'abitudine di frequentarlo. Dove non sai già chi avrai seduto accanto. E un momento di incontro per gli operatori, una vetrina per gli spettacoli che da qui potranno partire in tournée".

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