Cultura

Figli di un Dio minore 'parla' italiano

Dopo Hurt-Matlin, Lupano e Mazza in spettacolo per udenti e non

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 5 FEB - ''Credi riusciremo mai a trovare un pianeta dove tu ed io saremo uniti al di là del silenzio e al di là dei suoni?''. Era il 1986 e William Hurt dedicava a Marlee Matlin una delle più belle dichiarazioni d'amore della storia del cinema. Trent'anni, un Oscar e un Golden Globe alla stessa Matlin più tardi, Figli di un Dio minore è tornato in teatro, nella prima versione italiana della piece originale di Mark Medoff del '78. Uno spettacolo, diretto da Marco Mattolini, diventato un piccolo caso, nuovamente in scena a Roma dal 9 al 19/2 al Teatro Greco e dal 24 al 26 al Tor Bella Monaca e poi in tournée a Messina, Prato, Pavia, Padova, Teramo e Napoli.
    Protagonisti, nei panni del logopedista James Leeds e della studentessa sorda Sarah Norman, sono Giorgio Lupano e Rita Mazza, in una compagnia di attori udenti e non e in un allestimento che porta davvero in scena quella distanza apparentemente incolmabile, unendo lingua dei segni e italiano orale. E in platea per una volta 'tutti' seguono e ridono allo stesso modo

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