Cultura

Il pianista Alexander Malofeev in concerto a Bologna

Il 6 maggio al Manzoni: brani di Haendel, Chopin, Rachmaninov

Redazione Ansa

(ANSA) - BOLOGNA, 04 MAG - Il ventitreenne pianista russo Alexander Malofeev, vincitore del Premio Ciajkovskij nel 2014, torna a Bologna per il debutto nella stagione concertistica di Musica Insieme il 6 maggio alle 20.30 all'Auditorium Manzoni. Il giovane artista proporrà un programma multiforme, che viaggia tra epoche, luoghi e generi diversi, come lui stesso spiega: "Ho voluto costruire la prima parte del concerto su musiche dell'epoca barocca, ma in qualche modo 'non barocche', perché guardano al futuro".
    Dalla Suite N. 1 in si bemolle maggiore di Georg Friedrich Haendel, famosa soprattutto per il suo Minuetto, alle Variazioni e Fuga su un tema di Haendel Op. 24 di Johannes Brahms, dal sapore romantico, che lascerà poi spazio al Ground in do minore di Henry Purcell, che "pur essendo barocco suona molto simile a un brano di Philip Glass - dice ancora Malofeev - d'altronde i compositori minimalisti del ventesimo secolo si sono molto ispirati al barocco". A seguire, la Passacaglia in sol minore di Georg Muffat, tratta dall'Apparatus musico-organisticus dedicata a Leopoldo I d'Asburgo, e il Concerto N. 2 in la minore per organo solo (da Vivaldi) BWV 593 di Johann Sebastian Bach nella trascrizione di Samuel Feinberg.
    "Nella seconda metà del concerto ho pensato di inserire invece tre dei miei compositori romantici preferiti: Rachmaninov, Skrjabin e Chopin. Ascoltando questi brani si comprende come ci sia una forte connessione fra le due parti del concerto, una relazione fra epoca barocca e romantica che desideravo condividere con gli ascoltatori". Verranno eseguiti dunque i Morceaux de fantaisie Op. 3 di Sergej Rachmaninov (fra di essi spicca il celeberrimo Preludio in do diesis minore), eseguiti per la prima volta a Mosca nel settembre del 1892. E ancora i Due Pezzi per la mano sinistra Op. 9 di Aleksandr Skrjabin, un Preludio dallo stile malinconico e un Notturno dal ritmo Andante e appassionato; per chiudere con l'Andante spianato e Grande Polacca brillante Op. 22 di Fryderyk Chopin, scritto in due riprese fra il 1830 e il 1835, e considerato il più virtuosistico fra i suoi lavori giovanili. (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it