Cultura

L'ultimo concerto di Sakamoto in realtà virtuale

Lo Specchio debutta allo Shed di New York

Redazione Ansa

L'ultimo concerto di Ryuichi Sakamoto debutta allo Shed di New York, e non sarà un concerto qualsiasi: nella performance-installazione è il leggendario musicista giapponese, morto alla fine di marzo, ad impegnarsi per un'ora al pianoforte, il tutto reso in tre dimensioni grazie a speciali occhiali che gli spettatori indosseranno nel corso delle serate. "Esiste in realtà un mio io virtuale che non invecchierà e continuerà a suonare il piano per anni, decenni, secoli... ma poi finiranno le batterie", aveva detto Sakamoto parlando del progetto finale della sua vita intitolato Kagami (specchio in giapponese). Malato di cancro, Sakamoto è morto a 71 anni lasciandosi alle spalle una carriera di quasi 50 anni punteggiata da impegno politico e indimenticabili colonne sonore di 45 film tra cui L'Ultimo Imperatore (scritta con David Byrne e Cong Su e premiata con un Oscar e un Grammy) e Il Tè nel Deserto, entrambi di Bernardo Bertolucci, e poi Merry Christmas, Mr.Lawrence, diretto dal giapponese Nagisa Oshima in cui nel 1983 aveva recitato accanto a David Bowie. Lo Shed, dal 2019 agli Hudson Yard all'incrocio con la High Line, è un polo culturale di New York relativamente nuovo. La sala da concerti, che contiene 80 posti, permetterà di assistere alla performance seduti, ma anche alzandosi dalla propria poltrona camminando con attorno al resto del pubblico. In Kagami, prodotto dal fondatore di Tin Drum, Todd Eckert, in collaborazione con il Manchester International Festival e che nel 2024 si trasferirà alla Sydney Opera House e al Big Ears Festival di Knoxville, "l'esperienza sembra reale e attuale, ma è anche nel mondo reale che è in nostro potere determinare quale esperienza avremo", ha detto Eckert che, in piena era Covid, aveva convinto il compositore a salire a bordo. Il concerto è stato registrato a Tokyo alla fine del 2020, nei giorni bui della pandemia. Sakamoto è stato ripreso da un sistema high tech capace di registrare ogni minimo dettaglio fino alle dita dell'artista che premevano sui tasti del pianoforte. La tecnologia è invisibile e cancella ogni barriera tra reale e digitale, tra l'opera e il suo pubblico. Eckert ha negato che si tratti di un deepfake: "È tutto assolutamente autentico". Incluse nell'ora del concerto sono canzoni come Before Long, The Seed and the Sower e Merry Christmas Mr. Lawrence, con l'ambizione, ha spiegato Eckert, di coprire tutto l'arco della produzione del compositore. "È tutto digitale, ma con l'intenzione di tenersi lontani dal futuristico. Quando fai qualcosa di molto tecnico si perde di vista l'umanità, e qui - ha spiegato - vogliamo che il pubblico si connetta con l'essere umano".

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