Cultura

Ralph Towner, ''At first light è come un' alba''

L' ultimo disco un bozzetto del percorso del chitarrista jazz

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 08 MAG - Lo schizzo in miniatura di una lunga vita in musica. Per Ralph Towner questo è ''At first light'', l' ultimo disco solo pubblicato da Ecm. Il brano che dà il titolo all' album ''è quasi un pezzo classico, molto affascinante e personale. Sembra proprio un' alba, il primo mattino... un risveglio, l' inizio di una idea'' dice il chitarrista americano, 83 anni passati a percorrere sentieri nuovi da solo, con un gruppi storici della world music come il Paul WInter Consort e gli Oregon o accanto ai grandi del jazz, dai Weather Report a Jan Garbarek, John Aercrombie, Gary Burton, Keith Jarrett, Gary Peacock, Jack deJonnette, e con gli italiani Pino Daniele, Paolo Fresu, Maria Pia de Vito. Il disco è stato registrato a Lugano sotto il controllo di Manfred Eiicher, patron della raffinata etichetta discografica di Monaco di Baviera, che Towner ha conosciuto negli anni Settanta grazie al bassista Dave Holland e con il quale dal primo solo 'Diary' del 1973 non ha più smesso di incidere. Towner disegna con grande sapienza gli 11 brani del suo viaggio sonoro suggestivo spaziando dai pezzi originali alla ripresa di classici riletti in chiave personale."Nei miei lavori da solo - spiega - ho sempre incluso mie composizioni nelle quali ci sono elementi degli autori e dei musicisti che mi hanno appassionato nel corso degli anni''. Gershwin, Coltrane e soprattutto Bill Evans. ''Il mix di pianoforte e tecnica chitarristica è un aspetto importante del mio modo di suonare e di comporre'' . Towner vive da tempo a Roma. Ha cominciato a masticare musica da bambino, prima le lezioni di tromba a sei anni, poi il pianoforte alle superiori e lo studio di composizione nel periodo dell' università fino alla scoperta, a 22 anni, della chitarra classica. Il suo stile è inconfondibile. Mettendo sul piatto lo storico disco dei Weather Report ''I sing the body elettric'' del 1972 non sembrano passati 50 anni sentendolo alla 12 corde nel brano ''The Moors''. Merito di uno strumentista poco più che trentenne ma già allora maturo e sensibile che dopo mezzo secolo continua ad affascinare per il gusto, la precisione del tocco e la freschezza del suono. (ANSA).
   

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