(ANSA) - SASSARI, 22 GIU - Un'estate jazz sullo sfondo delle
albe e dei tramonti negli angoli più affascinanti del nord
Sardegna. Con 35 concerti in 30 giorni il Festival
internazionale "Musica sulle Bocche" trasformerà il mese di
agosto in una lunga jam session con protagonisti il paesaggio
delle coste sarde e i grandi interpreti del jazz mondiale.
Il festival, arrivato alla 22/a edizione, organizzato
dall'associazione Jana Project con la direzione artistica di
Enzo Favata, quest'anno si svolgerà sotto l'egida del progetto
della Camera di commercio di Sassari "Salude & Trigu" e
coinvolgerà ben dieci comuni, partendo il 3 agosto da La
Maddalena, e toccando Martis, Tergu, Nulvi, Valledoria,
Chiaramonti, Bulzi, Porto Torres (con un concerto nell'isola
dell'Asinara), Ploaghe, per chiudersi a Castelsardo il 30
agosto. Ci sarà anche un'anteprima il 20 luglio a Laerru.
Ognuno degli artisti che si esibiranno è una eccellenza del
panorama jazz internazionale. Fra i tanti nomi, i norvegesi Nils
Petter Molvaer e Trygve Seim, The Maverick Orchestra, Irene
Grandi in concerto in chiave blues, poi i tributi a Jimi
Hendrix, Lucio Dalla e Fabrizio De André. Comicità e musica con
Germano Lanzoni "il milanese imbruttito" e Stefano Nosei, e il
concerto all'alba con il pianista Fabio Giachino. Peppe
Servillo, Roberto Gatto, Matteo Mancuso e Anais Drago.
"La mission di Musica sulle Bocche è sempre stata quella di
creare bellezza: un progetto nato tanti anni fa che unisce
musica, natura, cultura e turismo in un unico format, e in
questo momento di grande ritorno alla vita normale il festival
rinnova il suo impegno - spiega il direttore artistico Enzo
Favata - Da quest'anno torniamo sulle Bocche di Bonifacio, dove
tutto era iniziato ventidue anni fa. Partiamo da La Maddalena,
una delle isole più belle del Mediterraneo, e da lì la carovana,
dopo aver toccato tanti centri del nord Sardegna, terminerà il
suo viaggio a Castelsardo". (ANSA).
Musica sulle Bocche, il jazz colonna sonora albe e tramonti
In Sardegna anche Peppe Servillo e Irene Grande in chiave blues