(ANSA) - PALERMO, 08 APR - Tra la fine degli anni 90 e gli
inizi del 2000 al Conservatorio Alessandro Scarlatti di Palermo
sparirono 26 strumenti musicali pregiati. Oggi il pezzo più
importante della collezione ("Giuseppe Rocca" del 1861, del
valore di circa 350 mila euro), è stato recuperato dai
carabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale e restituito
dal comandante Gianluigi Marmora nelle mani del direttore
Daniele Ficola.
Alla cerimonia ha partecipato, tra gli altri, il direttore
dell'Istituto superiore musicale "Pietro Mascagni" di Livorno,
Renato Meucci, che ha avuto un ruolo determinante nel recupero
del violino visto che era stato uno dei pochi a fotografare e
catalogare tutti gli strumenti presenti al conservatorio negli
anni 90. Le sue foto sono state decisive. Le lunghe indagini
hanno permesso la ricostruzione parziale delle fasi successive
al furto, cristallizzando una compravendita tra privati avvenuta
nel 2007 in Germania. Dopo una rogatoria andata a vuoto, nel
2020, il violino è stato sequestrato in occasione della
temporanea permanenza nel capoluogo siciliano di una violinista
che lo deteneva per fini professionali. Due anni dopo è arrivata
la confisca.
Il Giuseppe Rocca del 1861 ha una pregevole tavola armonica
in abete realizzata in un unico pezzo, con venatura
progressivamente più stretta da sinistra verso destra e il fondo
realizzato in un unico pezzo di acero, con una rilevante
fiammatura orizzontale.
"La prima cosa importante che ho fatto, dopo il mio
insediamento alla direzione nel 2012, è stato denunciare la
sparizione di una nutrita serie di importanti strumenti
storici", afferma Ficola. (ANSA).
Restituito a Conservatorio Palermo prezioso violino rubato
Il furto di 26 strumenti avvenne alla fine degli anni Novanta