Cultura

Violenza donne: da Ferrara Buskers donazione per afghane

A fondazione Pangea da 20 anni con progetti nel Paese

Redazione Ansa

(ANSA) - FERRARA, 24 NOV - Il Ferrara Buskers Festival, nella Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, farà una donazione a favore della fondazione Pangea Onlus, che opera da 20 anni con un proprio progetto in Afghanistan e dall'avvento dei talebani si è adoperata per mettere in salvo le donne che, per il loro attivismo, rischiano violenze, stupri e di essere uccise. "In vista della prossima edizione del Festival, inoltre, ci stiamo attivando per ospitare un gruppo di musiciste afghane: la musica può essere veicolo di libertà", annuncia Rebecca Bottoni, presidente del festival internazionale giunto quest'anno alla 34/a edizione.
    "Senza dimenticare le difficoltà costanti che purtroppo si vivono in altre parti del mondo - sottolinea - la grave minaccia che incombe sulle donne afghane, soprattutto per chi ha collaborato col precedente governo o per le attiviste, deve risvegliare l'attenzione di tutti e indurre atti concreti. Le gravissime limitazioni imposte, le discriminazioni, gli assurdi divieti che soffocano la cultura, l'arte e la creatività, come l'editto del silenzio contro la musica, ci lasciano attoniti e chiedono a ciascuno di contribuire affinché il Paese possa uscire da questo cono d'ombra e per mettere al sicuro chi oggi è in grave pericolo".
    Il Ferrara Buskers Festival, aggiunge la presidente, "nasce come spazio di espressione artistica, di libertà, come luogo per il pubblico, per gli artisti di tutto il mondo: il nostro evento si è sempre svolto non solo all'insegna del rispetto di tutte le culture, ma anche come occasione per valorizzare l'infinita varietà di espressioni artistiche a livello internazionale. Il nostro messaggio è quindi esattamente agli antipodi di quanto sta succedendo in Afghanistan, dove dominano paura, minacce, intolleranza, discriminazioni, che non possono essere tollerate.
    Condanniamo e condanneremo sempre ogni forma di violenza e discriminazione perché ogni persona, e ogni donna in particolare, deve sentirsi al sicuro ovunque essa sia". (ANSA).
   

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