Cultura

D'Alò (Iuc), oggi i giovani sono interessati ai classici della classica

I nostri concerti alla Sapienza vogliono offrire ampia varietà

Redazione Ansa

''Il giovane che oggi si avvicina alla classica sceglie proprio i classici, vuole scoprire Beethoven, Chopin... Mentre qualche anno fa era più ricettivo a proposte di contaminazioni, minimalismo, rock, adesso mostra interesse per il classico classico''. A indicare questo cambio di tendenza dei gusti musicali delle nuove generazioni è Giovanni D' Alò, direttore artistico dell' Istituzione Universitaria dei Concerti che porta ogni settimana nell' Aula Magna della Sapienza di Roma talenti affermati ed emergenti del panorama italiano e internazionale. ''Il mito da sfatare è che la classica sia di nicchia - dice all' ANSA -. Lo abbiamo sperimentato, le sale sono piene. Quando l' anno scorso abbiamo inaugurato con i madrigali di Carlo Gesualdo la sala era gremita con un' alta percentuale di giovani. Noi, poi, abbiamo il canale preferenziale con gli studenti che rispondono anche perchè le condizioni per loro sono molto vantaggiose''.
''La ripresa dei concerti con il pubblico dopo il lungo stop causato dalla pandemia è stata emozionante - dice - . Tornare alla Sapienza con la prospettiva di una stagione intera ci dà una forte carica ma noi abbiamo continuato a lavorare come se questa pandemia non ci fosse, pensando di offrire il meglio possibile al pubblico, a Roma e agli studenti della Sapienza con un occhio speciale ai giovani''. Lo dimostra il successo del concerto che il 30 settembre scorso ha aperto la stagione 2021-2022 con la pianista Gloria Campaner e il debutto dell' Orchestra Canova composta da elementi dall' età media di 25 anni e diretta da Enrico Saverio Pagano, che ne ha 26. ''Conosciamo Pagano - dice D' Alò - avevamo voglia di presentarlo al pubblico e abbiamo deciso di adottarlo per cui nei prossimi tre anni lui e la sua orchestra saranno in residenza da noi. Vogliamo dare modo a loro e a tanti giovani di talento di emergere, di esibirsi davanti a spettatori competenti e alla critica, in un cartellone che comprende anche star riconosciute''.
Il filo che lega il programma della stagione dell' Istituzione Universitaria dei Concerti è l' offerta ispirata alla maggiore varietà possibile. ''Cerchiamo di coprire tanti generi musicali - spiega il direttore artistico - all' interno della musica classica, che comprende di tutto, dalla polifonia rinascimentale al barocco, al classicismo al virtuosismo pianistico ottocentesco. Sfogliando il cartellone credo che non ci sia un concerto uguale all' altro. Vogliamo restituire una idea della musica molteplice, bella, piacevole, interessante.
Anche nei recital pianistici c' è sempre il pezzo che non ti aspetti, quell' accostamento imprevisto… Schumann e Fauré, Bach e Messiaen. Questo rende viva l' attenzione del pubblico che reagisce in maniera più attiva''. Tra i prossimi appuntamenti il 30 novembre l'omaggio a Nino Manfredi nel centenario della nascita con l' esibizione del Roberto Gatto Ensemble in brani legati alla carriera dell' attore; il 4 dicembre il debutto romano della pianista ucraina Valentina Lisitsa, il 14 dicembre il violoncellista inglese Steven Isserlis e la pianista canadese Connie Shih. (ANSA).

   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it