(ANSA) - VERONA, 20 GIU - L'Italia della cultura, della
grande musica, ha riaperto il sipario ieri sera all'Arena di
Verona con la prima del 98/O Festival affidato all'Aida, l'opera
di Verdi più conosciuta al mondo, e alla bacchetta straordinaria
di Riccardo Muti, che nell'anfiteatro non tornava da 41 anni.
Solo 6.000 gli spettatori ammessi, anzichè i 13.500 potenziali,
in una inaugurazione sold out. L'energia del maestro Muti -
uno spettacolo nello spettacolo la sua intensità sul podio - ha
reso per i 6.000 dell'Arena un'esperienza indimenticabile questa
Aida in forma di concerto, senza scene quindi, solo con i
solisti e il coro dell'Arena sul palcoscenico. Grande successo
ha riscosso, al debutto nel ruolo, una superba Eleonora Buratto
(Aida), ma tutti gli altri interpreti, da Anna Maria Chiuri
(Amneris), a Radamès (Azer Zada), sono stati all'altezza della
sfida. In assenza delle scene colossal, Muti ha reso evidente
l'azione dell'opera facendo emergere con la sua direzione il
percorso emotivo disegnato da Verdi per ogni strumento, dal
potente irrompere delle trombe, al suono delicatissimo dei
violini.
Una festa della cultura ritrovata quella andata in scena
nell'anfiteatro di Piazza Bra. Ogni titolo nel calendario del
Festival, da Traviata a Turandot, da Pagliacci al Nabucco, sarà
abbinato ad un museo o a un sito archeologico italiano, dal
Museo Egizio di Torino (per Aida); alla Biblioteca e ai Musei
Vaticani per Cavalleria Rusticana, alle Gallerie degli Uffizi
per Traviata. Tanta bellezza in musica. Una cartolina per il
turismo internazionale. (ANSA).
Muti e l'Aida,si riaccende la grande musica in Arena
Maestro torna a Verona dopo 41 anni,dirige davanti 6.000 persone