Cultura

Rachele Bastreghi, rivendico la libertà di essere

Esce disco Psychodonna, "viaggio nelle sfaccettature femminili"

Redazione Ansa

Il debutto da solista, timidamente, lo aveva approcciato nel 2015 con l'ep Marie, ora Rachele Bastreghi, cantante, musicista e anima femminile del gruppo toscano dei Baustelle, è pronta per un album vero e proprio, dal titolo Psychodonna, in uscita domani, 30 aprile. "Ora finalmente mi sono sentita pronta per un lavoro tutto mio - racconta -. Un viaggio dentro me stessa, avevo bisogno di soffermarmi e interrogarmi su chi sono e cosa sono diventata, di uscire dalla mia comfort zone. E' stata una sorta di terapia che mi ha reso più consapevole e in grado di accettare le mie fragilità".
Il disco è il racconto di un viaggio interiore nelle mille sfumature femminili. Un disco che parla della donna, alla donna.
Con le sue debolezze e il suo coraggio. "La Psychodonna non la intendo come una pazza, ma come una persona che vive tutti i suoi contrasti, le sue contraddizioni, senza mezze misure. In cui convivono timidezza e violenza. Ma non c'è nessuna guerra all'uomo". E, inevitabilmente, la psychodonna è la stessa Rachele, che nel brano "Lei" scatta una sorta di selfie musicale e in "Not for me" rivendica il coraggio della diversità, "c'è tanto, tutto di me in questo disco". E ne è gelosa, e anche molto autocritica, tanto da non averlo fatto ascoltare a nessuno finché non fosse pronto, "neanche ai miei compagni di band, con i quali presto torneremo a incontrarci. Non volevo essere influenzata in nessun modo: mi sono data la possibilità di sbagliare. E' il mio canto libero".
E proprio la libertà di essere, il coraggio di accettarsi per quello che si è e di crederci, è il filo conduttore di questo concept album ("essere liberi di essere"), scritto e lavorato negli ultimi due anni e coprodotto dalla stessa Bastreghi insieme a Mario Conte. Nove tracce, di cui otto interamente scritte da lei (come una notturna Penelope, cui è dedicato un brano, che tesse la sua tela), tra electropop, electroclash e classicità. "Ci sono finiti tanti mondi, tanti ascolti che ho fatto in fasi diverse, senza preoccuparmi del risultato. C'è Ennio Morricone che balla con Michael Jackson, c'è Bach e anche Franco Battiato, i Kraftwerk. Il clavicembalo con il synth. E' stato un gioco serio, e mi sono divertita molto", spiega l'artista che ha seguito ogni dettaglio dell'album e che ha voluto declinare al femminile anche le ospiti del disco: Meg, Silvia Calderoni e Chiara Mastroianni, fino a quella della poetessa Anne Sexton - richiamata dalla voce in chiusura - e al pensiero fantasma rivolto a Sylvia Plath, Alda Merini e Antonia Pozzi.
Tra i brani ce ne è uno del 1978, scritto da Ivano Fossati e cantato da Anna Oxa, Fatelo con me: "Ho sentito che quella musica, quelle parole e soprattutto quel modo di cantare sgarbato, liberatorio, erano qualcosa di perfettamente integrato in questo mio disco. Mi ci sono rivista e, al contempo, ho visto il coraggio che non ho avuto e che sto tirando fuori ora".
Psychodonna affronta anche chiaramente l'omofobia (in Not for me) e l'amore tra donne (in Due ragazze a Roma). Ed è l'occasione per parlare del Ddl Zan, contro le discriminazioni di genere. "E' assurdo che se ne debba parlare, che ci siano degli individui che vogliono bloccare quelli che sono diritti di tutti. E' anacronistico. Ho postato sui social anche io la foto della mia mano con la scritta Ddl Zan. Servirà? E' il modo che abbiamo per farci sentire".
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it