(ANSA) - PARMA, 07 GEN - L'ultima opera di Giacomo Puccini,
il capolavoro incompiuto Turandot, inaugura il 10 gennaio alle
20 la stagione lirica del Teatro Regio di Parma (repliche 11,
12, 17, 18 e 19). Alla recita di domenica 12 assisterà il
presidente della Repubblica Sergio Mattarella, per le giornate
inaugurali di Parma Capitale Italiana della Cultura 2020.
L'allestimento è quello del Teatro Comunale di Modena
realizzato da Giuseppe Frigeni, autore di regia, coreografia,
scene e luci, con i costumi di Amélie Haas. Responsabile della
sezione musicale sarà Valerio Galli che guiderà la Filarmonica
dell'Opera Italiana "Bruno Bartoletti", il Coro del Regio
preparato da Martino Faggiani e un cast che comprende per i tre
ruoli principali Rebeka Lokar e France Dariz (Turandot), Carlo
Ventre e Samuele Simoncini (Calaf), Vittoria Yeo e Marta
Torbidoni (Liù). Puccini morì poco prima di avere ultimato il
duetto finale e sarà Franco Alfano a completare l'opera, sulla
base degli appunti lasciati dal compositore. Alla prima alla
Scala, il 26 aprile 1926, Arturo Toscanini fermò l'esecuzione in
quel punto, spiegando: "Qui finisce l'opera lasciata incompiuta
da Puccini per la sua morte".
"Turandot non è la carnefice leggendaria - scrive il regista
Giuseppe Frigeni - ma una donna ferita nel proprio orgoglio,
vittima di una violenza maschile atavica (nel ricordo della sua
antenata violentata), che si difende dagli attacchi maschili
utilizzando le loro proprie leggi contro di loro. Quando alla
fine ella si concederà, ammaliata da Calaf, sarà sconfitta dalla
sua ambizione di potere. Se la principessa incarna l'amore
difensivo, Liù rappresenta quello sacrificale: è l'innocenza,
l'umiltà, i gesti discreti. Sarà proprio lei a suggerire a Calaf
le risposte che lo libereranno dalla minaccia di morte. Liù è la
figura centrale, il cui suicidio è un atto d'amore di tale forza
che farà calare un silenzio di morte". (ANSA).
Regio Parma apre con Turandot, il 12 atteso Mattarella
In scena dal 9/1 l'ultima opera di Puccini, repliche fino al 19