Cultura

Musica: una bacchetta femminile torna all'opera del Cairo

Nuovo concerto di Ambrosini nella capitale egiziana

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 18 DIC - Una direttrice italiana è tornata a esibirsi al Cairo, alla guida dell'orchestra sinfonica della capitale egiziana che quasi mai si affida a una bacchetta femminile: protagonista dell'evento è stata ancora una volta Isabella Ambrosini che con questo ritorno, dopo un primo concerto tenuto quasi due anni fa, ha consolidato così l'apertura fatta dall'istituzione musicale cairota.
    L'esibizione, avvenuta sabato scorso alla Cairo Opera House, ha proposto un programma tutto italiano, ad eccezione del doppio concerto di Bach per due violini e orchestra che ha concluso la prima parte del programma, connotato dal belcanto e dall'interpretazione di uno dei maggiori soprano egiziani, Iman Moustafa. Ha risaltato anche un foltissimo coro delle proporzioni (50 elementi) richieste dall'Inno del sole dell'Iris di Pietro Mascagni.
    Ambrosini, che fra l'altro ebbe l'onore di dirigere più volte alla presenza di papa Giovanni Paolo II e resta dal 2012 l'unica donna ad aver diretto un'orchestra a Montecitorio, ha reso anche un tributo indiretto al Cairo e ai 150 anni dell'inaugurazione del Canale di Suez interpretando l'ouverture dell'Aida: l'opera infatti è legata a Ismail Pascià, il Chedivé d'Egitto, che voleva commissionare a Verdi un inno per celebrare l'apertura del Canale di Suez avvenuta nel novembre del 1869; il compositore di Roncole di Busseto rifiutò dicendo che non scriveva musica d'occasione ma poi compose la partitura per l'inaugurazione del nuovo teatro del Cairo aperto nel dicembre 1871.
    Direttore artistico e musicale - oltre che fondatrice - dell'Orchestra Roma Sinfonica e del Coro Roma Tre, Ambrosini ha scelto un programma che ha incluso anche musiche di Puccini e Respighi. (ANSA).
   

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