Cultura

Musica: a Roma concerti NeaCo', sound napoletano contaminato

Dai Neapolitan Contamination la storia di una Napoli inclusiva

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 05 DIC - La Napoli inclusiva cantata dai Neaco' (Neapolitan Contamination) si esibirà nel mese di dicembre a Roma. Le tappe romane del tour sono il Teatro degli Audaci (da oggi al 7 dicembre alle ore 21; l'8 dicembre alle ore 18) e l'Auditorium Parco della Musica (teatro Studio Borgna; mercoledì 11 alle ore 21). Il titolo delle serate romane è "Il viaggio di NeaCo' - Una favola in forma di concerto", nata dall'intuizione di Luigi Carbone, Antonio Carluccio, Giovanni Imparato e Aldo Perris. Si narra del viaggio compiuto da un percussionista napoletano che abbandona la sua città e la sua famiglia, girando il mondo per spegnere i demoni della sua irrequietezza. Nel suo viaggio, porta ovunque un frammento della sua Napoli, contaminandolo con gli stili musicali di ogni paese che visita.
    I pezzi celebri della musica napoletana sono eseguiti con ritmi funky, jazz, blues, calypso, reggae, rumba fino al tango argentino, per confermare che il sound di Napoli è crocevia di storia e culture. Sul palco, il gruppo è composto da Luigi Carbone (voce narrante e tastiere), Antonio Carluccio (voce e chitarra), il percussionista afro-cubano-napoletano Giovanni Imparato, Aldo Perris (basso), Mats Erik Hedberg (chitarre), Davide Grottelli (Sax e Flauto), Anna Rita Di Pace (violino e voce). "Napoli è una città che non ha mai alzato quei muri che oggi va tanto di moda evocare, che storicamente ha sempre accolto i popoli che arrivavano: greci, romani, arabi, normanni, angioini, aragonesi, spagnoli, francesi, austriaci fino agli americani nella Seconda guerra mondiale. Culture differenti che Napoli ha assorbito come una spugna. La città diventa così luogo-simbolo della contaminazione, perché Napoli è la capitale dello scambio e dell'integrazione. Il progetto NeaCo' propone, in teatro e in musica, un concetto di inclusività e tolleranza che è nelle viscere di Napoli. L'idea è quella di restituire agli altri, attraverso la musica, quello che ciascuno ha contribuito, in parte, a creare", afferma il gruppo in una nota.
    (ANSA).
   

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