Cultura

Gemitaiz, mi racconto in 'Davide'

Il rapper presenta il nuovo album, live al concerto del 1 maggio

Redazione Ansa

Ci sono attacchi d'ansia, stanze caotiche, silenzi e isolamenti nel cuore di 'Davide', nuovo album di Gemitaiz in uscita il 20 aprile. "Il periodo di lavoro sul disco è stato piuttosto difficile, un periodo di solitudine e di difficoltà a prendere posto nel mondo - racconta all'ANSA il rapper, al secolo Davide De Luca -. Mi sono sentito particolarmente solo e ho avuto differenti segnali che stavo andando nel baratro: ho fatto quel che dovevo e ora sto meglio".

A testimoniare questi stati d'animo sono soprattutto le rime di rap ballad come 'Diverso' e 'Buonanotte', arricchita quest'ultima da una produzione di Frenetik & Orang3 con una chitarra alla Pink Floyd. "Per certi versi è stata quasi una cronaca di quello che mi stava capitando. Per esempio ho scritto 'Diverso' in diretta mentre stava succedendo quello che racconto: lì dico di essere tornato a casa alle 9, e alle 11 ho cominciato a scrivere". L'autobiografia era già centrale in 'Nonostante tutto', ma qui prende il sopravvento, dalla title-track 'Davide' con Coez alla nostalgica 'Un giro con noi': "Il disco ha preso forma in maniera spontanea, ma una volta finito non potevo chiamarlo in altro modo se non con il mio nome".

Quasi un autoritratto, insomma, non a caso accompagnato nella versione deluxe dal meglio dei 13 mixtape pubblicati dal 2006. Tra i lenti sui quali Gemitaiz sfoggia un flow spesso dal tempo raddoppiato e perciò più dinamico, si fanno largo i ritmi tirati di 'Keanu Reeves' con Achille Lauro, i motivi elettronici vibranti prodotti da Mixer T di 'Tanta Roba Anthem' con Guè Pequeno, o ancora tocchi di trap come nella dissonante 'Chiamate perse'. La trap è anche oggetto di un divertissement al fianco di Fabri Fibra, 'Pezzo trap': "E' un pezzo ironico ma in cui volevo inserire alcune nozioni importanti, come il fatto che anche senza il rap sarei stato con la mia gente".

Se i featuring nascono da suggestioni insite nello spirito delle produzioni, o sono frutto di una lunga fratellanza come con MadMan ('Holy Grail'), con Priestess è andata diversamente: "Abbiamo costruito il pezzo insieme da zero perché volevo fare una cosa particolare, un po' ignorante ma con tanto significato, per dire cose non semplici a livello personale". Dopo l'instore che lo porterà in tutta Italia tra aprile e maggio, Gemitaiz tornerà dal vivo. Primi appuntamenti al Concertone del Primo Maggio a Roma e il 26 maggio al Wired Next Fest di Milano: "Il Primo Maggio per me è un traguardo, anche perché non sono tanto un artista da Concertone: sarà un bel trampolino e una bella festa".

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