Cultura

Barbarossa: dialetto nelle storie quotidiane

In gara al Festival con Passame er sale, "storia della mia vita"

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 3 FEB - "A Sanremo torno con una canzone che mi rappresenta: è la storia della mia vita, di mia moglie, dei miei figli". Luca Barbarossa, che da tempo si divide tra musica e radio, per il suo nono festival (uno lo ha vinto nel 1992) ha scritto "Passame er sale", un brano in dialetto. "Né romanesco, né romanaccio, è romano. Il dialetto che utilizziamo tutti i giorni, quello che viene dal basso, dal quotidiano", tiene a precisare. Il romano, come prima di lui hanno fatto Lando Fiorini, Gabriella Ferri, Romolo Balzani, bandiere della canzone popolare della capitale. "Però Passame er sale non è uno stornello vero e proprio - spiega Barbarossa -. Conosco l'arte dello stornello e la rispetto, ma questa è una ballad con sonorità internazionali, più vicino a Leonard Cohen". Come tutto il nuovo album di inediti, Roma è de tutti, che include il brano sanremese e che esce il 9 febbraio (Margutta '86/Sony Music).
    "Ho accettato la sfida di fare qualcosa legato alla tradizione, però con un'attualità sonora e interpretativa".
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it