Cultura

Patti Smith all' Opera di Roma, tutti in piedi

Serata tra musica e reading con la figlia Jesse e Luca Lanzi

Redazione Ansa

Alla fine Patti Smith si fa il selfie con la figlia Jesse e il chitarrista Luca Lanzi con alle spalle il pubblico del Teatro dell'Opera di Roma tutto in piedi, che aveva appena finito dei cantare, insieme a lei, "People Have The Power", come un coro liberatorio, quasi un inno di speranza in questi tempi così difficili. C'è un legame a dir poco speciale tra Patti Smith e l'Italia, che continua a vedere in lei una figura di riferimento come quarant'anni fa, quando "Horses" la rivelò al mondo e la mise alla guida della musica e delle emozioni di quell'epoca. Quel legame è rimasto intatto, si è persino rinsaldato nonostante sia spesso dalle nostre parti e nonostante alcune performance tutt'altro che memorabili. Ieri il teatro dell'Opera di Roma le ha aperto le porte per una serata a metà strada tra il concerto e il reading. Accompagnata dalla figlia Jesse al piano (nata dal matrimonio con Fred "Sonic" Smith, morto nel 1994) e da Luca Lanzi alla chitarra acustica, Patti ha alternato lunghi momenti di parlato, tra aneddoti, ricordi, emozioni del momento condivise con il pubblico, canzoni e poesie. Un menu non proprio leggero sulla carta: eppure il pubblico si è immerso con entusiasmo nel flusso delle parole. In Patti Smith è difficile stabilire il confine tra la poetessa e la musicista: ha sempre scritto poesia, è stata intima dei Beat, ha tenuto la mano di Allen Ginsberg mentre moriva, oggi in America, la sua principale attività è la poesia e la scrittura.
La connessione tra le sue poesie e le sue canzoni è immediata, i versi introducono la musica con naturalezza, basta pensare ai versi che citano Bruce Springsteen prima di "Because The Night" che continua a rimanere un magnete potente per convincere la gente a uscire di casa e andare a cantare in piedi in un teatro dell'Opera. La dimensione cameristica giova alla voce di Patti Smith, molto più a suo agio e precisa di quanto non fosse in contesti elettrici e bravissima nel cogliere le emozioni della platea e a coinvolgerla con inviti alla libertà che continuano a suonare attuali.
   

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