Cultura

Don Most, da Happy Days a crooner

Con il tenore Jonathan Cilia-Faro un progetto tra swing e lirica

Redazione Ansa

La seconda vita di Don Most. L'indimenticabile Ralph Malph, il simpatico studente dai capelli rossi della serie cult degli anni Settanta Happy Days, e' diventato un distinto signore di 64 anni, con tanto di completo scuro e gemelli ai polsini, che si e' dato alla musica. Anzi, e' tornato alla musica.

"A 15 anni, prima di iniziare a recitare, cantavo. Ma la musica che mi piaceva (i classici americani tra swing e jazz, da Frank Sinatra a Nat King Cole) era considerata vecchia, soprattutto rispetto a quello che stava arrivando. E cosi' la mia vita e' andata in un'altra direzione". L'altra direzione e' stata la recitazione, tra televisione e cinema, seguita poi dalla regia. Anche se nell'immaginario collettivo, per tutti e' sempre rimasto il rosso Ralph. "E' stato un periodo importante per me, con un gruppo di lavoro eccezionale, davanti e dietro le telecamere. Happy Days ero uno show per famiglie, come non ce ne sono piu' oggi. La serie puntava su valori forti: la famiglia, l'amicizia, l'integrita'. Io non guardo molta tv, ma tanti mi dicono che ci sarebbe bisogno di un nuovo Happy Days che i genitori possano guardare con i figli".

Da quattro anni, pero', la musica ha rifatto capolino nella vita di Most, trasformandolo in un crooner apprezzato (ha all'attivo il disco "Mostly Swinging", uscito lo scorso febbraio in cui ripropone alcuni classici americani). "Era il momento migliore per riproporre una musica che e' senza tempo". E ora, insieme al 37enne tenore italo-americano Jonathan Cilia-Faro, ha dato vita a un progetto "revival musicale" che sfocera' in un tour in Italia dall'8 al 18 marzo (a breve saranno resi noti i dettagli). Un tour (durante il quale non e' esclusa una reunion con ospiti come Henry Wrinkler, il Fonzie della serie) che sara' preludio anche di un disco a quattro mani? "Certamente potremmo. E dovremmo farlo", dicono i due che per il momento hanno realizzato insieme un singolo "La dolce vita medley", il cui video e' stato girato a Roma nei giorni scorsi. Un omaggio al film di Federico Fellini, all'Italia, agli anni Sessanta con un gran finale a Fontana di Trevi. "L'idea di base del nostro progetto e' stata quella di riprendere le canzoni che hanno portato l'italianita' all'estero", ha spiegato Cilia-Faro, aggiungendo che nel progetto sono stati coinvolti anche alcuni artisti italiani. Il primo ad aver detto si' e' Toto Cutugno con il quale e' stata riscritta e ri-arrangiata "L'Italiano".

Per Most la musica italiana e' legata a nomi importanti come quello di Luciano Pavarotti, di Enrico Caruso, ma anche alle colonne sonore dei film di Fellini. Il tour sara' l'occasione per mescolare due mondi apparentemente lontani tra loro come lo swing e la lirica. "Ognuno di noi due fara' le sue cose, senza perdere le sue peculiarita'. E ci saranno anche dei duetti", racconta ancora il tenore.

Leggi l'articolo completo su ANSA.it