Cultura

Fabrizio Moro, un disco per superare la paura / VIDEO

Il 26 e il 27 maggio le date anteprima del tour in Italia per 'Pace'

Fabrizio Moro

Redazione Ansa

Sono trascorsi dieci anni da quando ha vinto il Festival di Sanremo con la canzone "Pensa". Fabrizio Moro ha fatto della sua passione per la musica un modo per parlare di tematiche come la mafia, il carcere, la drammatica storia di Stefano Cucchi, e molti suoi brani sono stati utilizzati come colonne sonore per campagne sociali, serie e programmi TV. All'età di quarantadue anni, il cantautore e musicista romano sente il bisogno di parlare di sé. Lo fa con il suo nuovo album "Pace" (Sony Music Italy), che da giugno porterà in tour in Italia (alle date già annunciate sono state aggiunte di recente quelle a Marina di Camerota, in provincia di Salerno, Recanati e Caserta), e nei due esclusivi appuntamenti di anteprima live il 26 il e 27 maggio al PalaLottomatica di Roma, il primo già sold out.

"Questo album parla di me, - dice ai microfoni dell'ANSA - della parte più intima di Fabrizio che ho cercato di mettere a nudo perché ne ho sentito l'esigenza in questo momento della mia vita. Mi ha spinto a farlo l'età, l'invecchiamento - sorride - il bisogno di esorcizzare attraverso le canzoni le parti di me che ancora non sono riuscito a comprendere". La "Pace", titolo del nuovo lavoro, è "una condizione che inseguo da tanto tempo, ma credo che non possa appartenermi più di tanto perché ho un carattere competitivo, ho sempre bisogno di una battaglia da vivere, quindi è una condizione un po' utopica per me. La trovo nelle piccole cose di tutti i giorni, con un amico o con mia figlia ma appare e scompare". Negli ultimi anni Moro si è cimentato anche come autore, scrivendo brani di successo, uno fra tutti "Sono solo parole" di Noemi. "Ho scoperto che è una strada parallela che mi fa sentire molto a mio agio", racconta. Per lui che vuole avere sempre un rapporto diretto con il pubblico, che non ama il filtro delle telecamere, potrebbe diventare un percorso privilegiato nella sua carriera ventennale. Ma l'esigenza di cantare dal vivo è più forte: "sono stregato dal palco, vivo per i live, - spiega- ho cominciato ad andare ai concerti degli U2, di Vasco, di Ligabue, quando ero piccolo, con i miei amici più grandi, e già allora sognavo di essere dall'altra parte delle transenne". Dal primo grande traguardo sanremese, nella categoria Giovani, "è cambiato tutto, sembra siano passati 50 anni". Ma c'è una cosa che è rimasta: "la rabbia, la grinta la perseveranza che ci metto". "Io non mi stanco", dice il cantautore, non a caso il suo mito è Rocky Balboa.

"Pace" contiene "È più forte l'amore" in cui il musicista duetta con Bianca Guaccero. Un incontro avvenuto per caso, quando è stato chiamato dall'attrice per scrivere un brano per un film (in uscita a breve) e ha deciso di inciderlo insieme a lei. Ma la canzone che più lo rappresenta è "Giocattoli", un brano che parla della sua infanzia, "di come, con gli occhi di un uomo, mi guardo indietro e rivedo Fabrizio bambino, anche attraverso gli occhi dei miei figli". Diventato adulto, Fabrizio Moro ha voluto affrontare una volta per tutte le sue paure. "Ci sono momenti in cui ho paura di tutto, - spiega - di tutte le sfide che mi pongo davanti, della solitudine della malattia, perché sono da sempre ipocondriaco. È stato molto terapeutico questo album per me: scrivere queste canzoni e parlare delle mie paure in modo così diretto e spontaneo mi ha fatto capire molte cose di me e oggi credo di averne di meno".

Leggi l'articolo completo su ANSA.it