Cultura

Koopman, amo l'Italia, l'arte è qui

Maestro porta il barocco a S. Cecilia con il Messiah di Händel

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 22 MAR - "Amo l'Italia: tutti i capolavori dell'arte sono qui. E' pieno di biblioteche, chiese, compositori, e poi buon cibo, vino e gente simpatica". Parla così del nostro Paese, e in un ottimo italiano, il maestro olandese Ton Koopman, a Roma per dirigere Coro e Orchestra dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia il 23, 24 e 25 marzo con un programma che celebra il barocco, il Messiah di Händel.
    Pioniere della rinascita del repertorio antico, specialista nell'eseguire le musiche barocche con strumenti d'epoca e con grande rigore filologico, il direttore non vede l'ora di vedere cosa scaturirà dall'incontro di questo maestoso oratorio, il cui testo tratto dalla Bibbia fu musicato da Händel nel 1741, con l'orchestra di S. Cecilia. "Ho lavorato spesso con orchestre moderne nell'ambito del repertorio barocco. Oggi ormai non ci sono più le divisioni che c'erano negli anni '70, questa musica è per tutti. Anche qui a Roma ho trovato musicisti curiosi e appassionati, desiderosi di fare bene", dice all'ANSA.
   

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