Cultura

Damien Hirst, Moore, Sottsass, va all'asta la collezione d'arte di Bowie

A novembre all'incanto 400 pezzi da Hirst a Sottsass

Redazione Ansa

(ANSA) - NEW YORK, 14 LUG - Musicista, attore, icona di stile della seconda metà del Novecento, ma anche grande collezionista d'arte contemporanea. Oltre 400 oggetti delle raccolte di David Bowie andranno all'asta da Sotheby's a New Bond Street in tre serate-evento a novembre, precedute da un "road show" planetario che passerà da Londra a New York, a Los Angeles e a Hong Kong. Il Duca Bianco era nato a South London e non è dunque una contraddizione che fosse attratto dai "cronisti di strada" della capitale britannica come Harold Gilman e Fred Auerbach, e poi anche da mostri sacri come Damien Hirst e Henry Moore, ma la musa ispiratrice della collezione Bowie, che si preannuncia come l'appuntamento dell'anno per le aste di autunno, non si limita all'arte britannica e include ad esempio mobili di Ettore Sottsass e il suo rivoluzionario Memphis Group milanese. Valore complessivo della raccolta, ha anticipato Oliver Baker, presidente di Sotheby's Europa, è di circa 10 milioni di sterline: tradotti in dollari o in euro avrebbero fruttato alla famiglia molto di più se non fosse per la crisi della valuta britannica nel dopo Brexit. Bowie in realtà aveva tenuto sempre abbastanza nascosta la sua attività di collezionista, anche se in un'intervista alla Bbc nel 1999 aveva confessato che l'unica cosa che comprava in maniera ossessivo-compulsiva era proprio l'arte e sempre in nome dell'arte nel 1998 fu tra gli artefici di una clamorosa beffa nello studio di Jeff Koons in cui il mondo degli addetti ai lavori andò in fibrillazione per un libro su un artista di nome Ned Tate completamente inventato dall'amico romanziere William Boyd: era in realtà un evento promozione per la piccola casa editrice "21" fondata dallo stesso Bowie con Sir Timothy Sainsbury, il gallerista Bernard Jacobson e Karen Wright, direttrice della rivista modern Painters. La raccolta è stata messa in vendita dalla famiglia che ha tenuto per sé i pezzi più significativi. Il lotto più prezioso è considerato "Air Power" di Jean-Michel Basquiat, acquistato dal cantante dopo aver interpretato il ruolo di Andy Warhol nel film del 1996 "Basquiat": Sotheby's l'ha stimato tra 2 milioni e mezzo e tre milioni e mezzo di sterline. Tra i pochi pezzi presentati in un'anteprima da Sotheby's (il catalogo completo sarà disponibile a breve e può essere già' pre-ordinato) c'è la libreria Casablanca di Sottsass e l'iconico radiofonografo Brionvega disegnato dai fratelli italiani Achille e Pier Giacomo Castiglioni: esempi dello stesso modello sono conservati al museo Cooper Hewitt di New York e al Victoria and Albert di Londra. (ANSA).

Leggi l'articolo completo su ANSA.it