Cultura

Opera Roma, riapre musical di Adams

In scena I was looking at the Ceiling,regia di Barberio Corsetti

Redazione Ansa

Un musical raffinato e poetico, una storia d'amore a più voci capace di parlare a tutte le età: dopo la pausa estiva, il Teatro dell'Opera riapre il suo sipario con il contemporaneo, presentando dall'11 al 17 settembre I was looking at the Ceiling and then I Saw the Sky, il song play del compositore americano John Adams, per la regia di Giorgio Barberio Corsetti e la direzione del Maestro Alexander Briger.
Una prima nazionale (lo spettacolo è stato messo in scena con grande successo al Théatre du Chatelet di Parigi nel 2013) che farà parlare di sé perché di certo inconsueta in un teatro abituato a titoli di repertorio: questo lavoro infatti punta tutto sull'intensità dei sentimenti e fonde il minimalismo di Adams con le intuizioni registiche di Barberio Corsetti, contaminandosi con influenze rock, jazz, blues e pop e con le nuove tecnologie. A occupare la scena, con un ensemble ridotto composto da elementi dell'Orchestra dell'Opera, le storie di sette ventenni, di etnia ed estrazione sociale diversa, che, all'indomani del terremoto (il titolo si riferisce alla frase pronunciata da uno dei sopravvissuti al sisma che colpì nel 1994 il nord di Los Angeles) devono fare i conti con un profondo smarrimento.
"Non ho paura della reazione del pubblico perché so che apprezzerà questo lavoro", afferma oggi in conferenza stampa il sovrintendente Carlo Fuortes, "il teatro d'opera non è solo tradizione ma anche aprirsi alla musica contemporanea". Del resto il musical - un genere poco frequentato al Costanzi - bene si inserisce nella volontà della fondazione capitolina di proporre spettacoli colti e popolari al tempo stesso, come è accaduto nella stagione di Caracalla appena conclusa: "Stiamo vivendo un momento davvero positivo per il teatro: la stagione estiva ha registrato un aumento al botteghino del 60% in termini di vendita e un incasso di 3 milioni e 700 mila euro", dice Fuortes soddisfatto, sottolineando anche l'impegno di "tutti i comparti del teatro nel portare avanti più produzioni allo stesso tempo". Una ventata novecentesca nel segno della musica d'autore caratterizzerà dunque questa coda d'estate per il pubblico del Costanzi, con un'opera che, secondo il regista, "è adatta a tutti, ma soprattutto ai giovani che potranno capire quanto la musica da loro ascoltata può diventare teatro". "Raccontiamo una Los Angeles dell'anima, in cui le etnie si mescolano proprio come accade ormai in ogni parte del mondo, anche se qualcuno pensa di poter costruire muri", spiega ancora Barberio Corsetti, "qui le emozioni arrivano in modo immediato grazie agli stili diversi delle canzoni e alla scenografia, con immagini video che sembrano pittura in movimento". "Questa è un'opera molto facile all'ascolto, che mescola Davis e Coltrane ai Supertramp e Michael Jackson", prosegue il Maestro Briger, al debutto italiano, "eppure per i musicisti è difficilissima perché devono saper suonare tutto, dal classico al rock, e anche improvvisare: è questo ciò che Adams si aspetta da loro. E devo dire che i musicisti italiani che ho trovato qui sono straordinari". (ANSA).

   

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