Cultura

Alius, capsule sartoriale tra hi-tech e green style

E' firmata da due ventenni, Valerio Bollea e Francesco Colella

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 23 NOV - Alius è il nome della nuova capsule di abiti maschili di Valerio Bollea e Francesco Colella, due giovani creativi di appena 20 anni, che hanno un'ambizione: "quella di voler creare un'armonia tra la vita urbana e il mondo naturale, cercando un equilibrio tra estetica e funzionalità", spiega Valerio. Grazie a un artigianato di ultima generazione, Alius propone infatti una serie di capi realizzati con tecniche che esaltano quanto c'è di naturale nell'abbigliamento urbano, attraverso tessuti, colori e stampe. Il 25 novembre a Roma, da Suede Store, viene presentata la terza collezione dei due giovani stilisti-imprenditori, dove gli elementi stilistici e le lavorazioni rimandano all'aspetto materico di motivi e colori del mondo delle piante. Oltre ad aver stabilito delle linee di sostenibilità, grazie all'appoggio di un'azienda produttrice di vele che fornisce loro tessuti hi-tech destinati ad essere scartati in quanto ritagli di lavorazione, i due creativi hanno collaborato con tre studenti di scuole di moda internazionali, un aspirante sarto di New York che lavora in 3D, un progettista berlinese che ha prodotto gli accessori e un sarto di Helsinki che ha realizzato i pantaloni. Grazie alla Regione Lazio e i suoi Fablab sono state possibili lavorazioni a taglio laser e stampe in 3D.
    Valerio Bollea, studente di moda e ricercatore di tessuti, si avvicina al mondo fashion nel 2017 grazie ad un evento di abbigliamento streetwear. Ma il giovane pronipote del grande neuropsichiatra infantile, dopo qualche anno di esperienza nelle vendite online, sente l'esigenza di creare qualcosa di suo.
    Disegna la sua prima collezione nel 2020 realizzata in una sartoria di costumi. L'anno seguente va in Messico e conosce un sarto che dopo aver prodotto per lui la collezione 2021, realizza in Italia la nuova capsule.
    Francesco Colella, product e grafic designer, già al liceo ha i primi contatti con il mondo dell' interior design e della street art, che lo portano a fare ricerca attorno a soluzioni stilistiche e progettuali. Grazie allo studio della forma e delle strutture naturali, nel 2020 disegna il logo di Alius.
    (ANSA).
   

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