Cultura

Moda: capsule da Ied Roma in collaborazione con Albini Group

Due collezioni con i tessuti Viroformula di Albini 1876

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 22 OTT - "Amabili resti" e "Ethereal heavy soul" sono le due capsule collection sartoriali create dagli studenti del corso di Fashion Design con i tessuti Viroformula di Albini 1876. Il cotone d'eccellenza del brand, declinato in popeline e gabardine, bianco e blu marino, è stato il punto di partenza dell'interpretazione creativa degli studenti dello Ied di Roma, che hanno potuto vivere un'esperienza formativa e avvicinarsi al mondo del lavoro grazie alla collaborazione con Albini.
    "Amabili Resti", firmata dagli studenti Laura Finizio, Giulia Gagliardi, Ida Paliotta, Eugenio Speranza e John Rey Tiva, è un tributo alla forza della natura e alla sua capacità di rinascere riappropriandosi degli spazi di cui viene privata. Una metafora di quanto dovrebbe fare l'umanità, ovvero tornare a vivere dopo un periodo di privazione e reclusione. "Ethereal heavy Soul" racconta la volontà dei suoi ideatori, Nicolò Artibani, Floriana Carannante, Maria Giuseppina Cuguttu, Eleonora Pignata e Gianluca Zumbolo, di stravolgere le silhouette di un capo con arricciature, tessuto in eccesso e pieghe, senza però ridurne la praticità.
    "Vogliamo sostenere e incoraggiare i giovani talenti - ha detto Gabriele Camozzi, head marketing di Albini Group - a perseguire i propri obiettivi personali e professionali. Grazie alla partnership fra Albini e Ied, gli studenti hanno potuto toccare con mano tutti gli aspetti di prodotto, approfondendo know-how, innovazione e stile che stanno dietro ad un capo, partendo dalla ricerca sul tessuto. Sono certo che questa esperienza sarà molto utile alla loro crescita professionale e per noi è un prezioso momento di confronto con giovani designer, capaci di arricchirci con nuovi punti di vista e sorprendenti ispirazioni".
    "Il nostro intento era dimostrare - ha aggiunto Paola Patticini coordinatrice Ied Moda - che nei processi creativi i limiti si possono convertire in opportunità di sperimentazione, quindi che con il popeline si potesse creare molto più di una camicia ed è questa la sfida che abbiamo proposto ai nostri studenti". (ANSA).
   

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