Cultura

Gucci lancia Vault, concept store come luogo meraviglie

Oggetti d'archivio rimessi a nuovo insieme a talenti emergenti

Redazione Ansa

(ANSA) - MILANO, 25 SET - "Un laboratorio, una miniera di idee, di stranezze, di incontri improbabili": così Alessandro Michele parla di Vault, il nuovo concept store online di Gucci, che affiancherà la vendita di oggetti d'archivio, rimessi a nuovo e personalizzati, alle proposte di talenti emergenti.
    "Per me lo shopping - dice il direttore creativo di Gucci - non è semplicemente comprare delle cose. È instaurare un legame con loro, entrarci in relazione. Proprio questo legame oggi si è espanso. Nella mia mente ho sempre avuto l'idea di realizzare un luogo in perenne evoluzione dove poter svolgere conversazioni "impossibili" tra oggetti di provenienza, autori ed epoche differenti: protagonisti di un dialogo tra passato e presente, in grado di originare stimoli per il futuro". E visto che con lui alla guida "Gucci è diventato la più grande piattaforma di incontri tra interlocutori che, in apparenza, non hanno nulla in comune", Vault si propone come "il luogo delle meraviglie che s'ibrideranno, si uniranno per dare vita a sempre nuove gestazioni: il grande talento di Gucci, del resto, è il non rimanere mai uguale a sé stesso, non invecchiare mai".
    Sugli scaffali virtuali si troveranno pezzi vintage Gucci second-hand o provenienti da archivi, scelti dallo stesso Michele, che è intervenuto per personalizzare alcuni pezzi unici. "Quando trovo questi oggetti - racconta - per me sono delle reliquie, delle reliquie mutanti. Li abbiamo curati, li abbiamo selezionati perché abbiamo sentito il timbro della loro voce, li abbiamo messi in questa specie di vetrina e li ho anch'io trattati con amore perché io li ho tutti rivisti, riguardati, e sono diventati delle meraviglie".
    Ispirato ai concept store degli anni Novanta, Vault è anche un contenitore che vende creazioni di giovani designer, già ospiti delle piattaforme digitali del GucciFest. "Vivo perché respiro energie diverse. La moda oggi - riflette Michele - ha bisogno di ossigeno dall'esterno". (ANSA).
   

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