Cultura

Altaroma: Dark Celebration per Sylvio Giardina

Evento fashion con 12 capi di haute couture in total black

Redazione Ansa

(di Patrizia Vacalebri) (ANSA) - ROMA, 25 GEN - Sylvio Giardina presenta le sue creazioni con Dark Celebration, un evento a metà tra la sfilata e la performance teatrale. Sono 12 look che costituiscono i primi esemplari della nuova collezione di haute couture per la primavera/estate. Le modelle compiono alcune movenze apparentemente casuali, per enfatizzare gli abiti che stanno indossando e renderli dinamici. Esprimo sensualità sebbene indossino giacche dai tagli rigorosi. Tute con pantaloni lunghi o corte con mini shorts, abiti e tubini sono scolpiti nei tagli enfatizzati dal colore nero assoluto.
    Sylvio Giardina è nato a Parigi ma ha origini siciliane.
    Dopo aver completato gli studi presso l'Accademia di Costume e di Moda di Roma inizia a lavorare presso la maison Fernanda Gattinoni dove, accanto alla grande couturier, apprende le fasi della progettazione e della realizzazione della haute couture.
    E' stato uno dei fondatori del marchio Grimaldi Giardina e dopo 12 anni ha intrapreso una nuova avventura con il brand eponimo Sylvio Giardina. Valori fondanti del suo stile sono la sartorialità, la tradizione, l'innovazione abbinati ad una continua ricerca e alla sperimentazione. Una strategia basata sulla complementarietà di elementi eterogenei: esclusività e portabilità, tagli virtuosi e costruzioni geometriche, texture preziose e dettagli minuziosi celebrano la silhouette femminile in chiave sartorial-chic, sia nel caso di creazioni di alta moda che nel caso del prêt a porter, dando vita a prodotti demi-couture. Il processo di ricerca che accompagna Sylvio Giardina nello sviluppo delle proprie collezioni è sempre parallelamente affiancato dalla concezione di un lavoro installativo attraverso il quale lo stilista esprime la controparte artistica che sottende intimamente la fase creativa della progettazione, quindi le ispirazioni e le visioni che muovono ogni suo nuovo progetto. Si tratta di una qualità propria della sua ascensione verso l'arte. Una consuetudine imprescindibile che ha trovato espressione, ad esempio, nei progetti multimediali "Crochet de Lunèville - Studio in fugato per otto ricamatrici e telaio amplificato" presentato a Roma nel 2011 e "Narrative Bodies" concepito per la Paris Fashion Week 2014. (ANSA).
   

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