Cultura

Gigli, tornerei solo per dirigere maison

Dopo oblio stilista firma i costumi Don Giovanni di Fornasetti

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 19 GEN - "Certo che tornerei a fare lo stilista. La moda è la mia vita, non ho mai smesso di essere un creativo. Ma mi hanno impedito di vivere del mio lavoro con cause che ancora vanno avanti, solo per cattiveria e invidia.
    Quindi con soci e società, dopo quello che ho passato per venti anni ho chiuso. Oggi il mio sogno è quello di dirigere una grande maison". Non si sente parlare spesso di Romeo Gigli, salito nell'olimpo dei grandi stilisti nei primi anni Ottanta, ed in seguito, a causa di vari passaggi di proprietà finito nell'oblio. Eppure Romeo Gigli è stato uno dei rivoluzionari della moda femminile, in un periodo in cui dominavano le spalle imbottite e i tailleur da donna manager, a cui lui rispondeva racchiudendo la figura in castigati eppure sensuali abiti-guaina in jersey di lana, o in cappotti a uovo che evocavano un nuovo Rinascimento della moda. Uno stile che lo contraddistingue come mostrano i costumi che ha realizzato per Il Dissoluto punito ossia il Don Giovanni, con scenografie di Barnaba Fornasetti.
   

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