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Liliana Segre, in un libro il discorso al Senato del 2022

Esce il 24 ottobre per Einaudi Ragazzi

Redazione Ansa

LILIANA SEGRE. IL DISCORSO AL SENATO DELLA REPUBBLICA DEL 13 OTTOBRE 2022 (EINAUDI RAGAZZI, PP 64, EURO 10).
    Un anno dopo diventa un libro 'Il discorso al Senato della Repubblica del 13 ottobre 2022" di Liliana Segre. Il volume uscirà Il 24 ottobre per Einaudi Ragazzi. Con questa orazione profonda e toccante, volta a sottolineare l'importanza delle istituzioni, la necessità di tornare a toni politici più rispettosi, l'urgenza di far sentire che lo Stato non abbandona nessuno, la senatrice a vita aveva aperto un anno fa i lavori della diciannovesima legislatura del Senato. Un discorso prezioso perché, con misurate e semplici parole, va al cuore di ciò che fonda e dà vita alla democrazia. Parole bellissime e ricche di passione, che in questa edizione sono introdotte da un pensiero di Gian Antonio Stella. La copertina è di Pamcoc, al secolo Pamela Cocconi, illustratrice e graphic designer di Bibbiano, in provincia di Reggio Emilia.
    "Sarà un libro tascabile, da tenere sotto mano, da leggere e rileggere e scolpire nella memoria. Da regalare agli adulti come promemoria e alle nuove generazioni come fonte di ispirazione sui temi della libertà, dell'uguaglianza e della giustizia" spiega una nota della casa editrice.
    "In questo mese di ottobre, nel quale cade il centenario della marcia su Roma, che dette inizio alla dittatura fascista, tocca proprio a me assumere momentaneamente la Presidenza di questo tempio della democrazia che è il Senato della Repubblica. Il valore simbolico di questa circostanza casuale si amplifica nella mia mente, perché - vedete - ai miei tempi la scuola iniziava in ottobre ed è impossibile, per me, non provare una specie di vertigine ricordando che quella stessa bambina che in un giorno come questo del 1938, sconsolata e smarrita, fu costretta dalle leggi razziste a lasciare vuoto il suo banco della scuola elementare e oggi si trova, per uno strano destino, addirittura sul banco più prestigioso del Senato" aveva detto la senatrice a vita.
    "In Italia il principale ancoraggio attorno al quale deve manifestarsi l'unità del nostro popolo è la Costituzione repubblicana che - come dice Piero Calamandrei - non è un pezzo di carta, ma il testamento di 100.000 morti caduti nella lunga lotta per la libertà" sottolineava.
    "Consentitemi di osservare che, se le energie che da decenni vengono spese per cambiare la Costituzione, peraltro con risultati modesti, talora peggiorativi, fossero state invece impiegate per attuarla, il nostro sarebbe un Paese più giusto e anche più felice" affermava nel discorso.
    Nata a Milano nel 1930 e cresciuta in una famiglia ebraica, Liliana Segre a tredici anni è stata deportata ad Auschwitz.
    Sopravvissuta, dopo un lungo periodo di riflessione e silenzio, negli anni Novanta ha iniziato a raccontare pubblicamente la propria esperienza, impegnandosi per sensibilizzare le nuove generazioni contro il razzismo. È stata nominata senatrice a vita dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
   

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