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Ferrara omaggia Giovanna Bemporad a 100 anni dalla nascita

Darsena intitolata a poetessa e traduttrice di origini ebraiche

Redazione Ansa

Sarà intitolata a Giovanna Bemporad, poetessa e traduttrice ferrarese di origini ebraiche, amica di Pasolini, la nuova Darsena di Ferrara: il 19 dicembre vi sarà apposta una targa alla memoria alla presenza del sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi, mentre la sera precedente al Teatro Comunale si terrà lo spettacolo "Giovanna Bemporad: una luce nella notte", con Vittorio Sgarbi, Moni Ovadia e Natasha Czertok, che leggerà parti dell'Odissea, nella traduzione della scrittrice ferrarese e di alcune sue poesie, tratte dal libro Esercizi vecchi e nuovi.
    "La città finalmente dedica a questa importante figura, amica e collega dei grandi intellettuali del Novecento, un luogo per ricordarne l'animo profondo e l'acuto pensiero - commenta il sindaco Alan Fabbri -. L'area scelta, quella della riqualificata Nuova Darsena, sorge a pochi passi dal Meis, il Museo dell'Ebraismo italiano e della Shoah. Diventa pertanto il luogo ideale per omaggiare Giovanna Bemporad e conferma il già forte legame di Ferrara con la comunità ebraica".
    Nata nel 1923 da una famiglia ebrea di liberi professionisti, Giovanna Bemporad fin da piccola si appassiona al latino e al greco, studia l'ebraico e il sanscrito. Nel periodo del liceo classico di Bologna si avvicina a intellettuali come Leone Traverso, Carlo Izzo e Mario Praz, nonché è amica di Camillo Sbarbaro, Cristina Campo, Margherita Dalmati, Paolo Mauri e Pier Paolo Pasolini, con il quale passa il periodo della guerra nei dintorni di Casarsa. Giuseppe Ungaretti è il suo testimone di nozze.
    Vera e propria enfant prodige, a 13 anni traduce l'Eneide in sole 36 notti, dopo due anni le sue traduzioni vengono pubblicate sull'Antologia dell'Epica. Lascia gli studi e si dedica alla poesia. Ne diviene una vestale, controcorrente e anticonformista. Gli "Esercizi", pubblicati nel 1948, riuniscono i suoi versi accanto alle traduzioni di testi da diverse lingue: Omero e Saffo, Baudelaire, Verlaine, Rimbaud, Valéry, Rilke e Hölderlin fino al "Cantico dei cantici", tradotto dall'ebraico nel 2006. Giovanna Bemporad è morta a Roma dieci anni fa.

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