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Mostre: Ravenna, tesori danteschi alla Biblioteca Classense

'In su 'l lito di Chiassi' dal 21 agosto al 6 novembre

Redazione Ansa

(ANSA) - RAVENNA, 10 AGO - Inaugura sabato 21 agosto, nella Sala Dantesca della Classense, la mostra 'In su 'l lito di Chiassi. Tesori danteschi nelle biblioteche e negli archivi di Ravenna', patrocinata dal Ministero della Cultura e dal Comitato Nazionale per le celebrazioni dei 700 anni della morte di Dante.
    La mostra, visitabile fino al 6 novembre, si inserisce nel progetto della Regione 'Dante e la Divina Commedia in Emilia-Romagna', un percorso espositivo diffuso che intende valorizzare il patrimonio dantesco di 14 biblioteche e archivi storici del territorio "tra 'l Po e 'l monte e la marina e 'l Reno", come il Poeta stesso, nel XIV canto del Purgatorio, definisce l'odierna Emilia-Romagna, la sua seconda patria, nella quale soggiornò a più riprese trascorrendovi gli ultimi anni della sua sofferta esistenza. Un filo conduttore, costituito dallo studio della tradizione, della ricezione e dei contesti danteschi fino all'Umanesimo, accomuna tutti gli eventi del progetto espositivo, in programma fino ai primi mesi del 2022.
    La tappa ravennate del progetto prevede due mostre dallo stesso titolo, una in Classense e una al Centro Dantesco dei Frati Minori Conventuali. Il percorso proposto dalla Biblioteca Classense offre da una parte l'opportunità di avvicinarsi a testimonianze documentarie medievali connesse agli anni ravennati di Dante e dall'altra scandisce le tappe della ricezione della Commedia, dalla seconda metà del XIV alla fine del XV secolo, attraverso le testimonianze manoscritte e a stampa che fanno parte del ricco patrimonio dantesco della biblioteca e anche grazie alla biblioteca 'F.Trisi' di Lugo, che presta la prima rara edizione del De Monarchia. La collaborazione dell'Archivio di Stato, dell'Archivio Storico diocesano e dell'Archivio Storico Comunale di Ravenna ha permesso la presenza in mostra di documenti che restituiscono frammenti di storia familiare, come la sentenza di scomunica contro Pietro Alighieri o la presenza a Ravenna di suor Beatrice, insieme a nomi e vicende di personaggi che Dante ebbe modo di frequentare in città. (ANSA).
   

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