Libri

Dante, sbagliato per secoli nome primo stampatore Divina Commedia

A Foligno nel 1472. Giornalista, fuori strada per un aggettivo

Redazione Ansa

PERUGIA - A lui, a Foligno, è stata dedicata una lapide e intitolata una strada, ma non fu "Evangelista Mei" ad affiancare il tipografo Giovanni Numeister, originario di Magonza, per la stampa della prima edizione al mondo della Divina Commedia, nella città umbra, l'11 aprile 1472. Si tratterebbe, invece, di Evangelista Angelini, nato e vissuto a Trevi nella seconda metà del Quindicesimo secolo, e per il quale ora un giornalista folignate chiede un "doveroso riconoscimento in termini toponomastici".
    A portare involontariamente fuori strada gli studiosi per circa 550 anni - afferma il giornalista, Roberto Testa - è stato proprio il tipografo tedesco, il quale nell'ultimo capoverso del colophon scrisse che insieme a lui aveva lavorato 'El fulginato Evangelista mei'".
    Per molti secoli, nessuno ha tenuto in condiderazione che quel "mei", scritto in minuscolo non fosse affatto il cognome dell'altro stampatore, ma un semplice aggettivo possessivo, con il quale il tipografo magontino aveva inteso dire "il mio", sottintendendo forse "amico".
    A mettere in dubbio che il misterioso stampatore si chiamasse Mei è stato per primo mons. Michele Faloci Pulignani verso la fine dell'800.
    A svelare la reale identitità del misterioso Evangelista, è stato il conte Tommaso Valenti, insigne storico e ricercatore trevano vissuo tra la seconda metà dell'800 e la prima metà del '900 . 
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it