Libri

Il dolore della guerra e interiore, memorie dall'Ucraina

La vita sospesa sulla morte nel racconto di un reporter

Redazione Ansa

CRISTIANO TINAZZI, TUTTO QUESTO DOLORE, (Paesi Edizioni; Pp 176; 14,25 euro)

"C'è un proiettile che vedo arrivare nella mia mente ogni volta che attraverso una strada della morte, sfrecciando su un mezzo o attraversando di corsa una via della città vecchia. Ora muoio, dico. Ma poi non succede".
    A metà tra romanzo-verità e reportage letterario, il racconto del giornalista di guerra, Cristiano Tinazzi, sul conflitto in Ucraina, arriva in libreria dall'8 marzo.
    Un testo senza filtri né censure, un romanzo introspettivo, il racconto di una guerra logorante e dolorosa, vissuta in prima persona dal reporter e protagonista del libro Tutto questo dolore, in cui l'autore racconta una guerra violentissima, dove si trova a lottare tra la vita e la morte, in cui si confessa a sé stesso e, attraverso il dolore degli altri - donne e uomini soldato, vedove, bambini e vittime dei bombardamenti indiscriminati - conosce meglio il suo e prova a uscirne.
    "Il dolore con il tempo, teoricamente, si attenua e sparisce.
    Il ricordo invece permane. A volte c'è qualcosa che lo fa riemergere in maniera prepotente: una frase, un oggetto, un film, una canzone. Un odore. Ci sono casi però nei quali l'evento diviene così traumatico da farlo svanire, o renderlo lontano, ovattato, come se fosse successo a qualcun altro.
    Rimane nelle pieghe del nostro cuore, anche se noi non lo sentiamo. E poi ci stronca, all'improvviso".
    Il volume è il racconto di una duplice guerra, quella dell'autore, che l'ha vissuta in prima linea, e la sua rielaborazione a livello psicologico, possibile grazie alla terapia con il suo analista: guerra sul campo e guerra interiore e personale si alternano tra le righe del suo libro con una scrittura semplice e intrigante. Il trauma, in tutte le sue declinazioni, è il soggetto principale di queste pagine: dal suo nascere al suo declino, fino ad arrivare alla sua cura. Il dolore che sconvolge l'esperienza umana è centrale nel libro.Tinazzi ne è testimone diretto e raccontandoli ci offre un'occasione unica per immergerci nelle tante storie di perdita e di resilienza incontrate. 
   

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