Libri

Ildefonso Falcones, ai miei lettori regalo un'evasione

Scrittore in Italia per nuovo romanzo Schiava della libertà

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 26 NOV - ILDEFONSO FALCONES, SCHIAVA DELLA LIBERTA' (Longanesi, pp.600, 24 euro. Traduzione di Pino Cacucci, Camilla Falsetti Spikermann, Claudia Marseguerra). "Ai miei lettori cerco di offrire con la tensione narrativa delle mie storie un momento di intrattenimento, di evasione dai problemi quotidiani. Poi lo sfondo storico è un qualcosa in più: scelgo situazioni poco conosciute o magari particolarmente crudeli, che possano catturare l'interesse del pubblico e farlo entrare in empatia con i personaggi. La sfida è usare meno parole e costruire frasi non contorte: il linguaggio deve essere semplice". A distanza di tre anni dall'ultimo libro, Ildefonso Falcones torna ai suoi lettori con "Schiava della libertà" (Longanesi), nuovo romanzo storico che affronta il tema della tratta degli schiavi nell'800 e le conseguenze nella società di oggi. Il libro, uscito qualche mese fa in Spagna e rimasto al primo posto assoluto della top ten per cinque settimane consecutive, inizia nella Cuba del 1856 e arriva fino alla Madrid dei giorni nostri: una scelta inedita per un autore che nelle sue storie ha sempre rivolto lo sguardo al passato.
    "Questa storia do negrieri e schiavi nasce dalla consapevolezza che la schiavitù è vicina in termini temporali: in genere si pensa al Medioevo o epoche ancora precedenti, in realtà la Spagna ha abolito la schiavitù solo nel 1880, ed è stata l'ultimo Paese a farlo. Mia nonna è stata contemporanea alla schiavitù e questo mi ha impressionato. Forse però non avrei scritto questa storia senza un legame con il presente e con gli effetti della schiavitù sul mondo di oggi", racconta all'ANSA l'autore, giunto in Italia per promuovere il libro. Due giovani donne - Kaweka nel XIX secolo e Lita nel XXI - guidano il romanzo: "Sì, il motore della vicenda sono le donne, perché la donna schiava era oggetto di una crudeltà aggiuntiva. Non solo lavorava quanto e come l'uomo ma era costretta a partorire nuovi schiavi, come in una specie di allevamento. Nel libro ho voluto rendere giustizia a loro". (ANSA).
   

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