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Libri: 'Io e il drago', Tommi del 'Padre fortunato' si racconta

Vicende quotidiane con la malattia attraverso la penna del papà

Redazione Ansa

FRANCESCO CANNADORO, "IO E IL DRAGO - STORIA DI TOMMI, RACCONTATA DA TOMMI" (DE AGOSTINI, DI , PP.  224, EURO 13,90).

Tommaso non riesce a parlare, vedere, camminare. Neppure a tenersi sulle gambe e a mangiare. Ma, nonostante tutte le difficoltà, si racconta nel modo più sincero possibile e nel libro "Io e il drago" svela la sua convivenza quotidiana con quella una malattia degenerativa che non ha neppure un nome e che, appunto, in famiglia chiamano "il drago".
    A "prestare la penna" a Tommi è il suo papà, Francesco Cannadoro, che da anni racconta sui social e sul blog "Diario di un padre fortunato" le vicissitudini del figlio alla prese con la vita di ogni giorno. Con leggerezza, spesso. Con preoccupazione, in altre occasioni. Con sincerità, sempre.
    Tommi, racconta Cannadoro senza infingimenti, "si affloscia come una buccia senza la banana dentro, è come un sacco di patate: il sacco di patate più bello del mondo". E' un bambino che sa molto bene di essere diverso dagli altri bambini. E anche che una serie di cose anche semplici, come bere o mangiare, non riesce più a farle. Dopo il trasferimento di tutta la famiglia dalla nebbiosa Vigevano, in provincia di Pavia, a Cattolica, in Romagna, Tommi ha davanti una nuova sfida: la scuola. Sa che assieme a lui entrerà in classe anche il drago. E il timore cui papà Francesco dà voce è che quel drago possa tener lontani i nuovi amichetti. Un timore comune a tutti i bambini quando affrontano una novità, ma che per Tommi ha un peso ancora maggiore, nonostante possa sempre contare sul sostegno di mamma e papà. Timore infondato, perché i nuovi amici lo accolgono in maniera naturale: in classe c'è chi porta gli occhiali, chi ha le orecchie a sventola e chi è in carrozzina e non parla. Tutti nello stesso gruppo, ciascuno con la propria peculiarità.
    Ostacoli e vittorie, momenti indimenticabili e paure enormi.
    Momenti che Tommi racconta con gli occhi e il papà ferma su carta. Con l'intento di non darla vinta al drago. 

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