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Libri: dagli zar alla modernità, le Foglie sparse di Jatta

La rivoluzione d'ottobre in una storia narrata al femminile

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 31 MAR - ALESSANDRA JATTA, FOGLIE SPARSE, (EDIZIONI VOLAND,COLLANA AMAZZONI,PAGINE 224, PREZZO 17,00 EURO) In quasi ogni famiglia la storia del '900 tra rivoluzioni, guerre e modernità ha lasciato tracce e storie simbolo di quel secolo da raccontare, di cui molto spesso le donne sono state protagoniste assolute. E' il caso di Foglie Sparse che racconta la storia di Ol'ga Pavlovna Olsufieva moglie di Vasilij, colonnello della guardia imperiale impegnato al fronte, che nel 1917 si vede costretta ad abbandonare il suo paese. La rivoluzione è inarrestabile. Con lei, i cinque figli, dagli undici ai quattro anni, e due njanje (tate). Sullo sfondo, la Prima Guerra Mondiale, i bolscevichi, Rasputin, assassini, malattie e diseguaglianze sociali. Durante la fuga, lei e la njanja Keta raccontano ai bambini le gesta della famiglia e i loro rapporti con gli zar. Destini incrociati quelli dei Romanov e degli Olsufiev: lo zar e la sua famiglia verranno uccisi nel luglio del '18, in una cantina negli Urali, gli Olsufiev raggiungeranno Firenze nel marzo del 1919.
    Il romanzo si articola intorno alla storia di quei giorni drammatici di inizio secolo. Poi l'epilogo, nel quale la narrazione della storia della famiglia si incrocia con quella del nostro Paese, con la storia di quella grande e colta comunità internazionale che proprio a Firenze ha trasferito le sue radici e si ricongiunge ai giorni nostri attraverso le generazioni della famiglia che è quella dell'autrice, in una linea che si tramanda tutta la femminile. A trisnonna, bisnonna e nonna è dedicato il romanzo che parte proprio dagli appunti in francese della colta Olga e che raccoglie anche numerose immagini della famiglia, donne forti, "con passioni forti" "con l'anima russa che si incrocia con quella italiana, con risultati esplosivi", racconta l'autrice e matrimoni burrascosi. "Troppa competizione con i mariti e troppo diverse loro dalle donne italiane del tempo. Ma ciò non le ferma, conservano per tutta la vita e trasmettono ai discendenti la forza e la determinazione delle donne russe che non si arrendono davanti alle difficoltà, ma che proprio grazie a queste riescono a dare il meglio di loro stesse". (ANSA).
   

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