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Nobel Gurnah, esce per La nave di Teseo Sulla riva del mare

Il 9 dicembre nella traduzione di Alberto Cristofori

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 29 NOV - BDULRAZAK GURNAH, SULLA RIVA DEL MARE (La nave di Teso, pp 324, euro 20) Sarà nelle librerie italiane il 9 dicembre 'Sulla riva del mare' ('By the Sea', 2001) del Premio Nobel per la Letteratura 2021, Bdulrazak Gurnah, nella traduzione di Alberto Cristofori.
    Con questo romanzo più che mai attuale, sul tema dell'esilio e della migrazione, La nave di Teseo comincia la pubblicazione delle opere di Gurnah delle quali ha acquisito i diritti dopo una lunga trattativa con l'agenzia inglese Roger Coleridge & White. E' la storia di due uomini che hanno scommesso tutto per cambiare vita, uno sguardo letterario implacabile sull'eredità dimenticata del mondo postcoloniale.
    Il sessantacinquenne Saleh Omar è un mercante di Zanzibar, richiedente asilo in Inghilterra. Sindbad dei giorni nostri, Omar lascia una terra dove il genio del male si è incarnato in governanti ladri provvisti di ogni forma di moderna violenza politica: campi di concentramento, armi e uno stuolo di cortigiani. Al suo arrivo a Londra, all'aeroporto di Gatwick, Omar mostra un visto non valido, rilasciato in patria da un suo parente e acerrimo nemico, Rajab Shaaban Mahmud.
    A Omar era stato suggerito di mostrare di non capire una parola di inglese, per cui l'assistente sociale che ha preso in carico il suo caso si trova costretta a chiedere la consulenza di un esperto di Kiswahili, uno dei dialetti dell'Africa Orientale.
    Per ironia della sorte, l'interprete è Latif Mahmud, il figlio di Rajab, il grande nemico di Omar. L'uomo ha tagliato ogni ponte con la sua famiglia di origine dagli anni '60, quando ha chiesto asilo come rifugiato in Inghilterra, dove vive nella nostalgia della sua terra. Ora, Omar si trova faccia a faccia con Latif in una cittadina inglese sul mare. Entrambi rifugiati, con una origine e un destino che li accomuna. Il figlio del persecutore di Omar è anche la persona che può salvarlo e dargli finalmente una nuova vita.
    Primo scrittore tanzaniano a vincere il prestigioso riconoscimento dell'Accademia di Svezia e primo autore africano nero ad ottenerlo dalla vittoria di Wole Soyinka nel 1986, Gurnah, nato nel 1948 e cresciuto sull'isola di Zanzibar, nell'Oceano Indiano, è stato costretto a 18 anni a lasciare la sua famiglia e a fuggire dal paese, l'allora neonata Repubblica di Tanzania. Arrivato nel Regno Unito, dove tuttora vive, come rifugiato alla fine degli anni '60, solo nel 1984 ha potuto tornare a Zanzibar. Autore di dieci romanzi e di una serie di racconti, Gurnah ha iniziato a scrivere a 21 anni in esilio, in inglese, e anche se lo swahili era la sua prima lingua, l'inglese è diventata la sua lingua letteraria. Ha debuttato nel 1987 con Memory of Departure che parla di una rivolta fallita ed è legato al continente africano.
    Tra Oceano Indiano e Canale della Manica, 'Sulla riva del mare' ci ricorda che il racconto e lo scambio di esperienze possono offrirci la possibilità di ritrovare noi stessi e gli altri.
    Con questo libro il catalogo della casa editrice si arricchisce non solo di una straordinaria voce della Letteratura mondiale, ma di un'altra autorevole voce delle Letterature del Continente Africano, cui La nave di Teseo ha rivolto sin dall'inizio la massima attenzione.
    A dicembre è prevista anche l'uscita di un altro libro del Premio Nobel per la Letteratura 2021: 'Paradise' del 1994, nella traduzione di Laura Noulian, che ha segnato la sua svolta di scrittore e in cui sono stati riconosciuti echi di Joseph Conrad. Entrambi i romanzi erano usciti in Italia per Garzanti e da tempo erano ormai introvabili. (ANSA).
   

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