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Alessandro Notarstefano, L'orizzonte degli eventi

Riflessione sulla natura umana tra dolore e bellezza

Alessandro Notarstefano, L'orizzonte degli eventi

Redazione Ansa

ALESSANDRO NOTARSTEFANO, L'ORIZZONTE DEGLI EVENTI (Nardini Editore, pp.380, 18 euro)

Una riflessione sulla natura umana e sulle sue contraddizioni e fragilità, esplorando il dolore e la bellezza, i sogni e le illusioni: è questo il fulcro de "L'orizzonte degli eventi", libro di Alessandro Notarstefano, edito da Nardini. Con una scrittura densa, puntellata di piccoli rimandi e suggestioni, in questo romanzo - il terzo dopo "Adelaide" (1987), e "Tradito dalla matita" (1994) - l'autore, giornalista e direttore della "Gazzetta del Sud", racconta in una struttura non lineare e particolarmente evocativa le stagioni felici e quelle più grigie di una vita vissuta intensamente.
    Sulle pagine, i fotogrammi di un'intera esistenza riappaiono insieme, là dove il tempo, solo per un istante, s'allinea e s'azzera, in quel non luogo che è "l'orizzonte degli eventi".
    Tanti i personaggi che appaiono in questa storia che ambisce a raccontare le storie di tutti diventando in un certo senso universale, dal bambino che ama gli aquiloni al fotoreporter che insegue la verità, dal vecchio che mette a bilancio i sentimenti attraversati nel corso degli anni fino a sette donne che lasciano il segno nella vita del protagonista, tra cuore e sesso, nostalgia e qualche rammarico.

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