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"Processo" a Vittorini, assolto dopo il no al Gattopardo

"Esortò autore ad apportare delle correzioni"

Il Gattopardo

Redazione Ansa

SIRACUSA - Elio Vittorini è stato assolto dall'imputazione di aver rifiutato la pubblicazione de "Il Gattopardo" di Giuseppe Tomasi di Lampedusa. Lo ha deciso la giuria popolare coordinata dall'avvocato Pucci Piccione a conclusione del processo simulato che si è svolto all'Antico Mercato di Ortigia nell'ambito della XX edizione del Premio Letterario Nazionale Elio Vittorini.

A sostenere le ragioni dell'Accusa il professore Salvatore Ferlita (università Kore di Enna) che ha concluso per la "condanna" dello scrittore siracusano per aver opposto per due volte - nelle vesti di selezionatore delle opere di Mondadori ed Einaudi - il "Gran rifiuto" alla pubblicazione dell'opera di Giuseppe Tomasi di Lampedusa. Le ragioni di Vittorini, in una arringa difensiva, sono state sostenute dal professore Antonio Di Grado (università di Catania). La difesa ha evidenziato che il doppio rifiuto era stato solamente uno considerato che nel primo caso Vittorini esortò ad apportare delle correzioni per una successiva valutazione; quindi ha sottolineato che "Il Gattopardo" - pur essendo opera degna di pubblicazione - mai avrebbe potuto vedere la luce, per contesto narrativo e linguaggio, in una collana come "I Gettoni" per la quale aveva, per altro, oggettivi problemi di abbondanza di titoli in pubblicazione. Al termine 17 hanno votato per l'assoluzione di Vittorini e 13 per la sua colpevolezza. Oggi riflettori accesi sui tre autori finalisti: intervista pubblica a Michele Ainis, Giosué Calaciura e Antonella Lattanzi. 

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