Libri

Torna InQuiete, Festival di scrittrici a Roma

Tante ospiti da Maraini a Stancanelli, da Ciabatti a Terranova

Tante ospiti da Maraini a Stancanelli, da Ciabatti a Terranova

Redazione Ansa

ROMA - Le parole delle donne per descrivere il mondo e provare a capirlo, abbattendo le diversità e promuovendo l'inclusività: torna InQuiete, Festival di scrittrici a Roma e per la sua sesta edizione raddoppia le date, spalmando il suo ricco calendario il 7, l'8 e il 15 e il 16 ottobre. Gli appuntamenti avranno luogo nel quartiere romano del Pigneto presso il Cinema Avorio, la biblioteca Goffredo Mameli e la libreria Tuba. "Mai come quest'anno sentiamo che inQuiete festival è uno spazio aperto a tutte e tutti in cui costruire una comunità fondata sui valori del femminismo per ripensare il presente e provare a immaginare il futuro", affermano le organizzatrici del festival, Barbara Leda Kenny, Francesca Mancini, Barbara Piccolo e Maddalena Vianello. Tante le ospiti, italiane e internazionali, chiamate a partecipare: da Dacia Maraini a Loredana Lipperini, da Teresa Ciabatti a Nadia Terranova, da Daria Bignardi a Iaia Forte, e poi Nadia Fusini, Lidia Ravera, Helena Janeczek, Jana Karšaiová, Jhumpa Lahiri, Nadeesha Uyangoda, Veronica Raimo e molte altre. La prima giornata di inQuiete vedrà anche la premiazione di LetteraFutura - alle 20 presso la biblioteca Mameli - la fellowship letteraria nazionale riservata alle scrittrici esordienti volta a facilitare l'accesso delle donne nel panorama editoriale italiano, ideata dall'associazione Mia, in partenariato con la casa editrice Solferino e realizzato in collaborazione con BPER Banca. Anche quest'anno torna poi la programmazione di InQuiete dedicata non solo alle più piccole e ai più piccoli con letture e laboratori, ma anche alle ragazze e ragazzi grazie agli incontri con le autrici. Inoltre, in collaborazione con la Regione Lazio, durante il festival verranno proposti due momenti laboratoriali per professionisti del settore culturale in cui ragionare insieme sulle dimensioni trasversali al lavoro culturale come genere, ambiente, generazioni. 
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it