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Torna Letterature, il 'Tempo nostro' da Cercas a Scurati

Dal 12 luglio la XXI edizione a Roma in 5 serate tematiche

Lo Stadio Palatino

Redazione Ansa

Riappropriarsi di ciò che abbiamo perduto, cambiando prospettiva e 'occhi', attraverso il racconto dell'oggi declinato con parole e pensieri d'autore: sarà il "Tempo nostro" quello al centro di Letterature Festival Internazionale di Roma che torna allo Stadio Palatino, all'interno del Parco Archeologico del Colosseo, con un format di 5 serate, il 12, 14, 18, 19 e 21 luglio. Tra italiani e stranieri, 21 i protagonisti di questa XXI edizione, il cui programma, che rievoca le suggestioni di Proust nel centenario della morte, è curato da Simona Cives, responsabile della Casa delle Letterature delle Biblioteche di Roma (con il contributo del comitato scientifico composto da Paolo di Paolo, Igiaba Scego, Nadia Terranova, Melania Mazzucco e Davide Orecchio): da Javier Cercas a Andrew O'Hagan, da Emmanuelle Pagano al prossimo vincitore del Premio Strega, e poi Dacia Maraini, Colson Whitehead, Rivka Galchen, Katie Kitamura, Alessandro Piperno, Khadija Abdalla Bajaber, Patricia Engel, Petros Markaris, David Leavitt, Guadalupe Nettel, Arturo Pérez-Reverte, Valeria Parrella, Nicolas Dauplé, Debora Levy, Mircea Čartărescu, Ben Pastor, Antonio Scurati, tutti saranno chiamati a leggere un inedito con cui raccontare il "Tempo nostro", nei 5 appuntamenti gratuiti declinati secondo il filo rosso dei temi Relazioni, Identità, Futuro, Confini e Tempo. Nel corso delle serate, la cui regia e coordinamento artistico sono affidati a Fabrizio Arcuri, la letteratura potrà intrecciarsi ad altri linguaggi, con performance artistiche, esibizioni di danza e musica dal vivo: tra gli artisti che parteciperanno anche Laura Morante, Michela Lucenti, Raffaele Rebaudengo, Salvo Lombardo e Daria Greco, Erika Galli, Teodora Castellucci/Dewey Dell, Demetrio Castellucci, Alessandro Sciarroni, Rodrigo D'Erasmo, Michele di Stefano/mk, Amir El Saffar. Anche questa edizione sarà anticipata a giugno da 4 appuntamenti alla Casa delle Letterature: si inizia il 20 giugno con André Aciman, per poi proseguire il 23 con Matei Vişniec, il 28 con Lillian Fishman e il 30 con Lea Hager Coen. "Letterature è forse l'evento più importante dell'Estate Romana, composta da circa un migliaio di appuntamenti", afferma partecipando oggi alla presentazione Miguel Gotor, assessore alla cultura del Comune di Roma, "non abbiamo avuto dubbi nello scegliere il titolo di questa edizione, Tempo nostro, perché la letteratura è il miglior strumento di conoscenza per reinterpretare il tempo che ci è dato da vivere. Avremo 21 grandi scrittori che regaleranno gratuitamente un inedito alla città di Roma, in un programma che fa attenzione a ospitare i grandi quanto i piccoli editori". "Tutta la nostra storia è caratterizzata da guerre e pandemie: Tempo nostro parte dell'attualità, ma vuole anche richiamare alla Recherche di Proust e al suo tempo ritrovato, nel centenario della morte. Il tempo attuale deve tornare a essere nostro, in un modo diverso rispetto al passato", spiega la curatrice Simona Cives. "Il carattere internazionale del festival significa libertà, apertura, ascolto", sottolinea Vittorio Bo, commissario straordinario Biblioteche di Roma. "È stato un onore e una grande allegria poter fare da ponte tra ciò che succede a Roma nelle associazioni e nelle biblioteche e un festival internazionale", conclude Igiaba Scego, scrittrice e componente del comitato scientifico, "bello anche poter dare voce a Roma, che si prende il centro del mondo con la cultura, non certo in modo imperialista: la città dà la sua cittadinanza umana in un tempo così travagliato, fatto di contraddizioni, schizofrenia ma anche di speranza".

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