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Libri: Operette umorali, racconti di vite frammentate

I racconti di Roberto Ritondale, il 20 a Salone Torino

Redazione Ansa

(di Claudio Scarinzi) (ANSA) - MILANO, 18 MAG - ROBERTO RITONDALE, OPERETTE UMORALI (BookRoad, pp. 214, 12,90 euro).
    In questi tempi di guerra e pandemia, è difficile non cambiare umore di continuo, così come è inevitabile sentirsi e rappresentarsi in modo frammentario. Nascono da queste due constatazioni il titolo e il contenuto di 'Operette umorali', il nuovo di libro di Roberto Ritondale, in uscita oggi per BookRoad Editore. Una raccolta di racconti che spazia da un umore all'altro, da quello speranzoso a quello nero, passando per il malinconico, l'allegro e il criminale. "Un coro di anime alla ricerca del loro posto nel mondo", come recita la quarta di copertina, una girandola di storie e sensazioni che, rinunciando all'impossibile missione di trovare un senso alla realtà, cerca di descriverne tutta la confusa e straniante bellezza.
    I racconti sono venticinque, cinque per ogni stato d'animo.
    Attraverso il primo gruppo di storie si riflette e ci si commuove lasciando aperta la porta alla speranza: per i bambini che ancora muoiono di fame nel mondo o per quelli che rischiano di non nascere perché affetti dalla sindrome di Down. Con i cinque racconti di umore nero, si inorridisce dinanzi allo sdoppiamento di un vecchio sacerdote o alla guerra vista nel suo più piccolo dettaglio, la morte di un soldato in trincea. Le successive cinque storie fanno invece sorridere, tra un deputato corrotto sequestrato dal Tec (improbabili "terroristi di estremo centro") e un manichino che ingaggia una sfida con una passante.
    Il penultimo gruppo di racconti è dedicato agli amori malinconici e a quelli che ancora vengono puniti con la pena di morte: l'amore omosessuale in Iran, l'adulterio in Nigeria.
    Infine, gli ultimi racconti sono cinque gialli che indagano sulle follie umane che possono condurre all'omicidio, dall'ossessione per la bellezza al carrierismo più sfrenato.
    Da sempre appassionato lettore di racconti, Roberto Ritondale, giornalista dell'ANSA, ha reso omaggio, in maniera più o meno velata, a grandi autori del passato, da Leopardi a Gogol, da Pirandello a Buzzati. Per esempio, il racconto 'La libreria', il cui protagonista è Giovanni Bastiani, richiama alla mente 'Il deserto dei Tartari'.
    Dopo due anni di pandemia, l'autore di origini campane, spera di ridare slancio al suo progetto di scrittore ambulante, che prevede - tra le altre - anche le sue ormai tipiche presentazioni a domicilio. Venerdì 20 intanto, incontrerà i lettori al Salone del libro di Torino, mentre le prime presentazioni si terranno il 31 maggio a Pagani (Salerno), sua città di origine, e il primo giugno a Minori, nell'ambito della Festa del Libro in Mediterraneo. (ANSA).
   

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