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Cesena capitale libro d'epoca il 19 e 20 febbraio in Fiera

Ad arricchire evento mostra collaterale di macchine per scrivere

Cesena capitale libro d'epoca il 19 e 20 febbraio in Fiera

Redazione Ansa

CESENA - Per due giorni Cesena è la capitale del libro d'epoca, un mercato che non ha conosciuto lockdown in termini di affari e che si ritrova in presenza in Fiera dopo due anni di stop. Appuntamento sabato 19 e domenica 20 febbraio (orario 9-18.30) con le proposte di oltre 40 espositori specializzati nel libro d'antan, a cui se ne aggiungono altri 200 qualificati in brocantage, vintage e modernariato e officina antiquaria.

L'evento - giunto alla decima edizione - propone libri antichi di pregio, dal XV secolo in poi, ma anche curiosità bibliografiche del più recente '900, come fuori catalogo, le ricercate prime edizioni e i volumi autografi. Grazie a commercianti specializzati nella stampa antica sarà possibile acquistare stampe decorative di ogni epoca e soggetto (botanica, zoologia, caccia, anatomia, scienza, araldica, architettura, moda, enogastronomia, ecc) assieme a vedute e mappe geografiche italiane, europee e del mondo, originali. E ancora, per i 'maniaci' del collezionismo, poster cinematografici e pubblicitari, fotografie, autografi, cartoline, santini sacri e documenti storici di vario tipo. Ad arricchire l'evento anche una mostra collaterale di macchine per scrivere d'epoca, "Quando la mano declinò sul tasto", curata dal collezionista Cristiano Riciputi. In vetrina una trentina di pezzi, dalla seconda metà dell'800 agli anni '30 del secolo successivo, tra cui la Taurus, la più piccola al mondo, solo 12 esemplari attualmente conosciuti, la prima italiana costruita, pubblicizzata e venduta (1908, Milano), e altre rarità come la Crandall New Model (1886), considerata la più bella macchina per scrivere grazie alle decorazioni dorate e intarsi in madreperla, la Chicago 3 (1903) che presenta la caratteristica delle bobine con nastri in verticale, il modello 1 di Peter Mitterhofer (1864) e la M1 Olivetti (1912), il primo modello costruito dal fondatore Camillo, in un allestimento che prevede anche il tavolo dattilo e il leggio originale. 

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