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Voisin, Illusioni perdute tra fake news e avidità

In sala da 23/12 film da Balzac. 'Oggi lui riderebbe dei social'

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 21 DIC - Le fake news, la fama effimera, una società legata alla dittatura del denaro. Aspetti del mondo di oggi, che ritroviamo perfettamente descritti in Illusioni perdute, uno dei capolavori (pubblicato dal 1837 e il 1843 in tre parti) di Honoré de Balzac, all'interno della sua Commedia umana. Un regista versatile e sensibile come Xavier Giannoli, concentrandosi sulla seconda parte, ne firma l'adattamento, in un film, che dopo il debutto in concorso alla Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, arriva in sala con I Wonder Pictures e Unipol Biografilm Collection, dal 23 dicembre a Roma, Milano, Torino, Bologna e dal 30 in tutta Italia.
    Protagonista un attore in ascesa, il 24enne Benjamin Voisin, in un super cast che comprende Xavier Dolan, Gerard Depardieu, Cécile De France, Vincent Lacoste, Salomé Dewaels. "Balzac 200 anni fa è riuscito a dipingere la società e a comprenderla. Ha capito che il denaro sarebbe diventato una nuova religione travolgendo tutto e i meccanismi con i quali si fabbricano e diffondono le notizie false - commenta Voisin in Italia per il lancio del film e ricevere a Firenze il premio La foglia d'oro per il talento emergente di France Odeon -. Giannoli ha fatto un lavoro straordinario nel dare una vibrazione contemporanea alla storia. Attraverso il prisma di un'epoca si racconta il nostro mondo".
    Il racconto ruota intorno a Lucien (Voisin), giovane poeta di provincia che sogna la gloria artistica. L'incontro con l'affascinante e nobile Louise de Bargeton (de France), pronta a fargli da mecenate, lo spinge a cercare fortuna a Parigi. Ben presto però le sue illusioni vanno in pezzi. Lo aiuta a rialzarsi lo scaltro Etienne Lousteau (Lacoste), introducendolo in un mondo del giornalismo al prezzo del miglior offerente. Il poeta idealista grazie alla sua penna sferzante si mette in luce. Ma tanto la fama può essere improvvisa, quanto può essere facile perdere il favore dei potenti… Una caduta, che ricorda anche la velocità con la quale sul web si possano alimentare le gogne mediatiche: "Penso che se Balzac vivesse nella nostra società, ci prenderebbe molto in giro per i social" osserva Voisin. (ANSA).
   

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