(ANSA) - ROMA, 10 AGO - KARINE TUIL LE COSE UMANE (LA NAVE DI TESEO, PP. 336, EURO 19. 00) Il sesso, la violenza, il deteriorarsi dei rapporti fra uomini e donne e la fragilità delle dinamiche familiari. Li racconta la scrittrice francese Karine Tuil, nata nel 1972, nel romanzo 'Le cose umane', in libreria il 2 settembre per La nave di Teseo. Il libro ha ispirato il film omonimo di Yvan Attal, con Charlotte Gainsbourg, Ben Attal e Suzanne Jouannet, che sarà fuori concorso alla Mostra del Cinema di Venezia 2021 e in arrivo nelle sale a novembre. Duecentocinquantamila copie vendute in Francia, in corso di pubblicazione in 12 lingue, 'Le cose umane' entra nella storia della famiglia Farel: Jean, rispettato giornalista che presenta da oltre trent'anni un famoso programma politico alla televisione francese; Claire, un'intellettuale conosciuta per il suo impegno femminista e Alexandre, il loro figlio che studia in una prestigiosa università americana. Un perfetto idillio familiare che è solo una facciata perché Claire ama un altro uomo, Adam, e Jean è uscito per due decenni con un'altra giornalista, Françoise. La famiglia allargata ha dato recentemente il benvenuto a Mila, la figlia adolescente di Adam.
Su richiesta di sua madre, una sera Alexandre porta Mila a una festa. La mattina dopo, viene presentata una denuncia per stupro: Mila accusa Alexandre di averla violentata in uno sgabuzzino. È la parola di Mila contro quella di Alexandre.
Circondati dalla violenza dell'udienza giudiziaria e dai tweet vendicativi dell'opinione pubblica, nessuno dei due fornisce una versione attendibile dell'accaduto.
'Le cose umane' è l'undicesimo romanzo della Tuil che con 'L'invenzione della vita' (2015) è stata finalista al premio Goncourt e candidata al Prix des Libraires e al Prix Interallié.
La scrittrice francese si occupa anche di teatro e cinema e collabora con diverse riviste, tra cui 'Le Monde 2' e 'Livres Hebdo'. (ANSA).
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