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Fabrizio Biggio, racconto la storia di una bambina incredibile

Alla Fiera Ragazzi con suo primo libro che ha anche illustrato

Fabrizio Biggio

Redazione Ansa

Una bambina con i capelli piantati nel terreno come solide radici. E' Fiorella, la protagonista del primo libro di Fabrizio Biggio - attore e conduttore tv, partner di Fiorello a 'Viva Rai2' - che ne ha scritto e illustrato la storia.
    Nata come un fiore dopo le tante preghiere e lacrime della signora Titti, che desiderava tanto una femmina dopo aver avuto sette maschi, Fiorella ci fa compiere il viaggio ne 'L'incredibile storia della bambina nata come un fiore' pubblicata da Giunti, con cui Biggio è venuto alla Fiera del Libro per ragazzi di Bologna che si conclude il 9 marzo. "Il mio sogno era fare il fumettista, mi piaceva disegnare. Però devi affinare la tecnica. Sono rimasto un disegnatore della domenica, ma ho una buona mano. Ho due figli, una bambina di 14 anni e un bambino di 13 che mi chiedono sempre di inventare una storia e raccontarla. Una volta ho avuto questa immagine di una bambina con i capelli piantati nel terreno e ho provato a buttarla giù in pandemia per i miei figli" racconta all'ANSA Biggio.
    I suoi primi lettori sono stati proprio i figli. "Lo ho scritto per loro, neppure pensavo di pubblicare questo libro. Ci tenevo a fare i disegni, anche se non sono un disegnatore provetto avevo bisogno di mostrare le cose come le vedevo io. Ci abbiamo lavorato un po' con Giunti" dice.
    Nel libro ci sono i temi a lui cari: "il viaggio, il conoscere gli altri. Per me il senso di come essere felici è un po' questo. Essere curiosi. Rendersi conto che siamo su questa barca tutti insieme. C'è una scena in cui Fiorella esce nel cortile e trova tanti ad aspettarla che dicono: 'selfie. Beata te, sei famosa'. Ho messo apposta questa scena perché vorrei che i bambini capissero che la felicità non sta nella fama, nei soldi, nel successo, che sono valori che oggi tutti inseguono.
    Vediamo sui social quelli ricchi che fanno le vacanze in posti meravigliosi, con l'aereo privato. Ma la felicità invece è conoscere il mondo, viaggiare, conoscere altri esseri umani che sono con noi su questo pianetino" sottolinea l'autore. Il senso di questa fiaba moderna è proprio nella preziosità degli affetti. "L'unico senso che può avere la vita per me sono gli affetti. Amare e farsi amare, perché alla fine dei tuoi giorni è quello che ti rimarrà: l'affetto che hai dato e che hai ricevuto. Per me è questo il tema grosso del libro".
    L'altro tema importante è quello delle difficoltà che ti migliorano. "Quando tutto va bene sei felice, ma ti senti vivo nei momenti di difficoltà. Il fatto che Fiorella sia legata per i capelli la porta a essere più curiosa del normale. A vivere delle esperienze che se fosse stata libera non avrebbe mai vissuto" spiega Biggio. I capelli sono un archetipo in questa storia, un simbolo. "Il fatto che Fiorella cresce insieme alla lunghezza dei suoi capelli la tiene ancorata alle sue radici, ma la porta a visitare anche posti sempre nuovi" dice Biggio che si definisce un 'divanista', perché starebbe sempre sul divano e ha altre storie incredibili in testa che hanno sempre una metafora. "Di base non faccio progetti, perché può renderti infelice. Ma ho scritto un film, una storia fantastica che è il modo migliore per rappresentare la realtà, di un padre e una figlia. Questo è un sogno che mi piacerebbe realizzare" rivela e racconta che l'esperinza con Fiorello è stata inattesa: "Ci divertiamo insieme, siamo scemi uguale, lui ha un mestiere pazzesco".

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