Libri

Susanna Tamaro, invecchiando ho voglia di scrivere per bambini

A Fiera Ragazzi 'Tutti abbiamo una stella' che sarà serie libri

Redazione Ansa

 E' un bambino smarrito che parte per un viaggio costellato di avventure, Sam, il protagonista del nuovo libro per bambini di Susanna Tamaro 'Tutti abbiamo una stella' (Piemme-Il Battello a Vapore), con illustrazioni di Lida Ziruffo, che ha visto la scrittrice protagonista di uno degli incontri più attesi della Fiera del Libro per Ragazzi di Bologna. "Ho voluto raccontare la sensazione di disagio che vivono i bambini oggi. Sam però ha coraggio, è costretto ad andare incontro alla sua vita e scopre di essere molto più forte di quanto immaginasse" dice all'ANSA la Tamaro. Ma potrebbero continuare le sue avventure? "La mia idea è di sì, il finale è aperto perché vorrei fare altri due libri. Vorrei farlo crescere nel tempo. Sarebbe la mia prima serie. Il personaggio è ancora vivo" racconta la Tamaro. "Invecchiando ho più voglia di scrivere per i bambini. Pensavo sempre che negli ultimi anni, ne ho 66, la creatività si sarebbe potuta esaurire. Ero preoccupata di quanto sarebbe durata. Il cervello è un organo che si scarica, si stanca. Io lavoro con molta più fatica di una volta.
    Mi sono chiesta spesso: 'finirà? Quando finirà?' e invece l'anno scorso ho fatto due libri impegnativi in un anno, tra cui 'Tornare umani'. Ma ora mi sento piena di creatività solo per i bambini. Diventando vecchi si torna bambini e si ha voglia di lavorare per loro". Riuscire a farlo per l'autrice di 'Va' dove ti porta il cuore' è un piccolo miracolo. "Quando scrivi un libro per adulti devi lavorare molto, fai un programma, leggi delle cose, fai l'ambientazione. E' un lungo percorso preparatorio. Un libro per bambini no perché ti deve sorprendere e le sorprese non le puoi preparare. Ai bambini e ragazzi poi vuoi dire delle cose importanti perché sono molto soli, molto disperati" sottolinea la scrittrice vincitrice della prima edizione del Premio Strega Ragazze e Ragazzi nel 2016. In 'Tutti abbiamo una stella' ci sono molta avventura e tanti animali. "I principali sono due, un asino e un rospo. L'asino c'è in parecchie fiabe e il rospo è un po' parente del grillo di Pinocchio perché fa la ramanzina a Sam, lo aiuta, è il suo angelo custode" dice la Tamaro che vive in campagna ed è un'appassionata naturalista. "Il mio studio è una casetta di legno nel bosco dove c'è un piccolo laghetto nel quale allevo un tipo di anfibi e ho tirato su tantissimi rospi". Kisskiss, il saggio rospo di peluche che accompagna Sam al castello dove si rivelerà il suo destino, è nato proprio da questa lunga convivenza..Destinato ai bambini dai sette anni, 'Tutti abbiamo una stella' piace anche agli adulti "come tutti i miei libri" sottolinea la scrittrice alla quale piacciono i graphic novel, ma capisce poco i manga. "Dei manga non comprendo il linguaggio.
    E' un altro mondo, è una semplificazione. E' visivo principalmente. La parola sta andando in dimenticatoio. Penso che si debba continuare a leggere perché vedi i personaggi con la tua mente e così saranno solo tuoi per sempre". Ma tornerà a scrivere per gli adulti? "Qualcosa ancora scriverò per gli adulti ma non ora". La storia è attraversata dal tema del viaggio reale e metaforico: "tutte le vite sono un viaggio, ma adesso i bambini sono paralizzati dalla paura di qualsiasi cosa che sia fuori programma perché hanno una vita molto irregimentata. Sono vite già da adulti in qualche modo". Anche nel suo super bestseller, diventato un classico, Va' dove ti porta il cuore, c'era una grande sensibilità vicina ai bambini.
    Quando ripensa a quel libro che effetto le fa? "E' un libro che ancora adesso le ragazze scoprono. E' perfettamente vivo dopo 30 anni che si festeggiano a gennaio 2024 e questo vuol dire che è un classico. E' un libro meraviglioso perché ogni volta che mi capita di rileggerlo, magari per lavoro, escono cose nascoste di cui non mi ero mai accorta. E' un libro molto sottile però ha tanti livelli di lettura e a seconda dell'età in cui lo leggi ti accorgi di una cosa piuttosto che di un'altra. Accompagna le vite. Per me è stato un dono enorme, un miracolo anche perché ero giovanissima, non lo puoi spiegare. Non è un bestseller scritto a tavolino. Ho avuto la fortuna di scrivere un libro universale e sapevo perfettamente che non lo avrei ripetuto" confida la Tamaro che ha sofferto tanto per come è stata gestita la pandemia e ora invita a "ribellarsi a questa imposizione tecnologica, a questa finanza che imperversa. Noi siamo delle pedine dei grandi gruppi di investimento. No, noi siamo esseri umani" afferma. (ANSA).
   

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