Libri

Gnone, Fairy Oak un "buon rifugio" nella pandemia

Per Salani 'La storia perduta'

Redazione Ansa

Pervinca e Vaniglia, il buio e la luce, le magiche gemelle di Fairy Oak, sono tornate, ma il tempo è passato e le ritroviamo anziane guardare vecchie fotografie, metterle a posto, ricordare. E andando indietro nel tempo eccole di nuovo ragazzine.
    A quindici anni dall'uscita della saga fenomeno editoriale a cui aveva dato l'addio nell'ultimo volume della tetralogia, Elisabetta Gnone è riuscita con grande maestria ne 'La storia perduta', in libreria per Salani, a riportarci alle atmosfere della meravigliosa valle di Verdepiano, a ritrovare quello sguardo che ha fatto di Fairy Oak un successo da oltre 4 milioni di copie vendute, che ha conquistato tre generazioni. Ma cosa ha spinto la Gnone a riaprire una porticina su Fairy Oak con immensa gioia dei fan in fibrillazione? "In questi anni le lettrici hanno continuato a insistere molto, l'editore anche. Poi e' arrivato questo anno infame, la pandemia, e la piccola cosa che potevo fare per i lettori e le lettrici era riaprire le porte del villaggio, sapevo che sarebbe stato un buon rifugio. Vivo in campagna, nel Monferrato, con mio marito. Siamo abbastanza isolati per cui la nostra vita non è cambiata molto con l'emergenza sanitaria e di questo sono grata, però mai come in questo anno la campagna e la natura sono state importanti e si è risvegliata la voglia di ri-raccontarla" dice all'ANSA la Gnone. La natura, tema trainante di tutta la serie, ne 'La storia perduta' - che esce con disegni e due inserti di illustrazioni a colori- lo è ancora di più e prevale sulla magia, che resta sullo sfondo. "Quando è finita la trilogia, le ragazze mi chiedevano: 'e adesso dove vado?', non 'adesso cosa leggo?'. Le riporto con me nella natura" .
    Coincidenza ha voluto che il 2020 fosse anche l'anniversario della saga, uscita il 26 ottobre 2005, e così la scrittrice ha pensato "se devo tornare a Fairy Oak, quest'anno o mai più. Ci ho messo un po' a ritrovare le voci perchè ero passata ad altro.
    L'inizio è stato un po' faticoso però poi li ho visti e risentiti i personaggi e il libro è ripartito" spiega la scrittrice, che è stata direttore responsabile delle riviste femminili e prescolari della Walt Disney, per la quale ha ideato la serie a fumetti Witch, successo mondiale, ed è autrice, dopo Fairy Oak delle fortunate 'Storie di Olga di carta'. 
   

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