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Marco Camisani Calzolari racconta la tecnologia dal volto umano

Nel suo libro 'Cyberumanesimo' viaggio fra l'IA, etica e robot

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 27 MAR - MARCO CAMISANI CALZOLARI, CYBERUMANESIMO (IL SOLE 24 ORE, PP. 352, EURO 19) Le nuove tecnologie, fra possibilità e incognite, possono anche avere un volto umano. Lo ricerca nel suo nuovo libro 'Cyberumanesimo' Marco Camisani Calzolari, esperto del web diventato volto televisivo e consulente della presidenza del Consiglio dei ministri sull'utilizzo dell'intelligenza artificiale in un viaggio nella rivoluzione digitale e nel rapporto con gli utenti fra risvolti etici, sociali ed economici.
    "Il cyberumanesimo simboleggia la nostra aspirazione a dominare la tecnologia digitale, per far sì che sia uno strumento di cui poterci servire, non al contrario di cui essere schiavi", ha detto all'ANSA Camisani Calzolari sottolineando "l'importanza di non delegare alle macchine una facoltà che è precipuamente umana, ovvero la capacità di prendere decisioni, di pensare al posto nostro, una prospettiva non tanto distopica visti i recenti sviluppi" dell'IA. Nel volume è infatti centrale una analisi schietta dell'intelligenza artificiale che tanto fa discutere, senza facili entusiasmi e nemmeno prospettive apocalittiche, partendo dai confini per regolamentarne l'uso indicati dagli Stati per arrivare poi ai bisogni nuovi in un mondo pieno di tecnologia in cui non devono essere gli algoritmi a imporsi nella realtà quotidiana: "Abbiamo lottato per la democrazia, non per l'algocrazia", si legge nel libro.
    L'autore in una guida analitica capace di passare in rassegna teorie, ricerca e aspetti pratici, partendo dall'attuale, offre uno sguardo di lungo periodo e traccia quegli interventi necessari, dall'ambito giuridico a quello etico, per prepararsi al mondo di domani e sfuggire al giogo della tecnologia traendone invece benefici e benessere. Come sottolinea Camisani Calzolari, non possiamo più permettere che le tecnologie "pensanti" e autonome influenzino la nostra vita, senza regole: ad oggi, quasi tutti i modelli di intelligenza artificiale disponibili sul mercato "hanno rastrellato contenuti al fine di allenare le loro reti neurali, senza tenere conto dei potenziali danni". I diritti a rischio sono numerosi, dal copyright sulle opere, nella musica come nell'editoria, alla privacy, oltre all'incubo onnipresente della diffusione di fake news su vasta scala con la conseguente disinformazione. Secondo l'autore, non ci si può però opporre a questa evoluzione, "le invenzioni non possono essere disinventate", ma si possono gestire nel modo più equilibrato possibile per garantire che siano sempre al servizio dell'uomo. Anche in una prospettiva di robot intelligenti che vengono utilizzati nelle attività umane più diverse. (ANSA).
   

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