Libri

Libri per (ri)scoprire Italo Calvino nel centenario dalla nascita

La riedizione dei suoi libri più celebri e molte nuove opere a lui dedicate

Redazione Ansa

Il 15 ottobre 2023 si celebrerà il centenario della nascita dello scrittore e intellettuale Italo Calvino, nato per l'appunto nel 1923 a Santiago de Las Vegas de La Habana (Cuba) e che, attraverso la sua ricca produzione, il suo pensiero e il suo lavoro editoriale, è diventato un pilastro della letteratura novecentesca del nostro Paese (e non solo).

In occasione di questa ricorrenza, la Mondadori propone una riedizione dei suoi libri più celebri, da Il sentiero dei nidi di ragno alla trilogia de I nostri antenati, passando per le Fiabe italiane.

Non solo: sono diverse le nuove opere dedicate a Italo Calvino. L'anniversario, dunque, è al tempo stesso sia un'occasione per leggere (o rileggere) le sue opere più o meno note, sia per (ri)scoprire la sua unicità da nuove angolazioni, attraverso i testi che gli sono stati dedicati.

Ecco quindi una selezione (che non pretende di essere esaustiva e i cui titoli non sono proposti in ordine di importanza) di libri freschi di stampa, o che saranno presto disponibili fra gli scaffali, sulla figura di Italo Calvino: saggi, carteggi, narrazioni, articoli e biografie in cui il suo genio creativo e il suo spessore intellettuale vengono celebrati in tutte le loro forme...

Cominciamo da Il giardino di Italo (Ponte alle Grazie), un viaggio - tanto più vero quanto più immaginario - in cui Enzo Fileno Carabba ci guida in un giardino incantato della Riviera, il "Paradiso sperimentale" dove tutto comincia. E dove, grazie a alberi ipnotizzanti e pere proibite, tarzan anarchici e famosi illustratori, vecchi fumetti e granchi ballerini, la leggerezza calviniana, impegnata nella costante operazione di raffreddamento emotivo, lascia affiorare quella giocosa libertà che potrà rendere rampanti i baroni, dimezzati i visconti, inesistenti i cavalieri. E felici i lettori che verranno.

"Italo mi dava appuntamento al Flore..." racconta il giornalista Bernardo Valli, riferendosi al celebre café parigino. I due si incontrarono infatti nel '75 nell'ufficio del Corriere nel quartiere degli Champs Elysées, dove lo scrittore è andato a portare un suo articolo, e quello sarebbe stato l'inizio di una lunga amicizia di cui Valli parla adesso per la prima volta, anche se pur sempre a modo suo. Ed è così che, in Italo (Ventanas Edizioni), troviamo raccolti sei articoli che sono stati pubblicati da Valli su La Repubblica dal 1977 al 2012, più alcune note biografiche e frammenti di ricordi sotto forma di una lunga introduzione.

Per tutta la vita Italo Calvino ha fatto una conchiglia, per tutta la vita ha costruito con i suoi racconti, i suoi saggi, i suoi romanzi, i suoi testi di genere inafferrabile, la gioia fisica e mentale di chi legge. Per tutta la vita non ha mai interrotto la costruzione di sé stesso. E a cento anni dalla sua nascita è il momento di raccontare questa storia, e di raccontarla tutta quanta, proprio come fa Domenico Scarpa in Calvino fa la conchiglia. La costruzione di uno scrittore (Hoepli), che ci restituisce tutto Italo Calvino, anzi, tutti gli Italo Calvino che sotto questo medesimo nome si sono presentati al pubblico nel corso degli anni.

Calvino non amava parlare di sé direttamente, preferiva passare attraverso lo schermo delle immagini. Ecco perché Silvio Perrella ha interrogato alcune di queste immagini e le ha connesse tra loro. E ha scoperto che in molte di esse si nascondono dei veri e propri autoritratti. Calvino (Laterza) segue quindi la parabola che porta, dal Sentiero dei nidi di ragno alla Giornata di uno scrutatore, dalla trilogia araldica a Palomar, il giovane e iperattivo Calvino a diventare il malinconico sosia di sé stesso, attraverso una metamorfosi oscura e affascinante che si intreccia con l'evoluzione della letteratura italiana e internazionale.

Veniamo ora a Lo scoiattolo sulla Senna. L'avventura di Calvino a Parigi (Feltrinelli), in cui Fabio Gambaro si concentra sul periodo di tredici anni che Italo Calvino trascorse nella capitale francese, dal 1967 al 1980, per far luce su un'esperienza essenziale ma ancora poco conosciuta dell'autore. Senza dimenticare che gli anni parigini di Calvino evocano il mondo culturale della Ville Lumière, quando ancora la città era il punto di riferimento mondiale della cultura, il che rende lo sguardo dello scrittore italiano sulla città e sulla sua letteratura ancora oggi acuto e stimolante.

Il 9 maggio 1962 Italo Calvino scrive a Umberto Eco (1932-2016) di voler redigere un manifesto "per una letteratura cosmica", guardando alla scienza come mai aveva fatto prima. Il suo obiettivo è infatti diventato quello di comprendere "il nostro inserimento nel mondo", spinto dalla necessità di occuparsi delle immagini che la scienza produce e del linguaggio che impiega nel farlo. Sarà per lui un punto di svolta, ripercorso nel volume Pensare l'universo. Italo Calvino e la scienza (Donzelli) di Massimo Bucciantini che, a 15 anni dalla sua prima pubblicazione, torna ora in libreria arricchito di un ampio saggio introduttivo.

Gli animali di Calvino. Storie dall’antropocene (Treccani Libri) di Serenella Iovino si concentra invece sulle storie in cui lo scrittore mette al centro gli animali: protagonisti all'apparenza improbabili, che ci parlano di un'epoca in cui una colonia di formiche argentine nel Ponente ligure, un gorilla albino nello zoo di Barcellona, una gallina in un’officina torinese, i gatti ribelli di una città industriale e un coniglio transfugo dalle grinfie dei vivisettori sono minacciosi e minacciati allo stesso tempo, e soprattutto non sono il totalmente "altro". Perché animali siamo anche noi, in un mondo che sfida gli equilibri di un difficile percorso di co-evoluzione.

E concludiamo menzionando alcuni altri libri su Italo Calvino arrivati da poco in libreria, come L'illuminismo mio e tuo. Carteggio 1953-1985, Italo Calvino e Leonardo Sciascia (Mondadori) a cura di Mario Barenghi e Paolo Squillacioti, che ci propone appunto la corrispondenza fra questi due grandi autori del XX secolo, Italo Calvino. Lo scrittore che voleva essere invisibile (Mondadori) di Antonio Serrano Cueto, un'ampia e accuratamente documentata biografia di Calvino, e Italo Calvino, il partigiano Santiago (Fusta) di Daniela Cassini e Sarah Clarke Loiacono, che ricostruisce l'esperienza diretta dello scrittore nella Resistenza.

 

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